Ci sono tre novità rispetto al previsto. La prima è che il presidente dell’Amiu sta vagliando le fedine penali dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente: “Chi ha condanne penali, non verrà riassunto” ha tuonato Grandaliano. La seconda è che il servizio dell’Amiu per la gestione dei rifiuti potrebbe durare sei mesi in più rispetto al previsto (ma comunque il massimo consentito dalla legge) e quindi arrivare a un anno e mezzo. La terza è che anche a Bari sono convinti che “a Foggia la mafia si respira nell’aria” (sindaco Emiliano dixit).
LA CONFERENZA STAMPA. “Da oggi Foggia è una città pulita e lo deve ad alcuni fattori: pulizia, legalità, trasparenza e coesione istituzionale”. Gianni Mongelli è pacato e sereno nella conferenza stampa che saluta l’ordinanza che dà il via al servizio di raccolta rifiuti per l’Amiu. Perché “mi sono tolto un peso, che va avanti da quando il 26 giugno 2009 sulla mia scrivania è piombato il bubbone di una azienda minata anche dal punto di vista della legalità”.
IL COMMENTO DI MONGELLI. Il primo cittadino foggiano sottolinea che “abbiamo fatto sforzi immani su tanti versi, sforzi immani anche sulla tutela della legalità, con la stessa azienda che ha saputo reagire dentro di se con anticorpi sani ma è stato necessario raggiungere il punto di non ritorno, per agire”. Ottimista per il futuro, non dimentica il passato. “Per Foggia scriviamo un libro nuovo ma guardiamo al passato con molta attenzione, perché chi ha portato a questa situazione dovrà risponderne a livello istituzionale”.
MICHELE EMILIANO. Parla per ultimo ma è quello che fa più rumore. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, come al solito non ha peli sulla lingua. “Voglio che sia chiara una cosa – esordisce- : quando si parla di Foggia, bisogna evidenziare che l’aspetto ambientale è fondamentale. La mafia, non so come chiamarla altrimenti, si respira nell’aria. E ci sono alcune persone come il sindaco, Gianni Monelli, che provano a combatterla. E tante altre che, se non vogliamo dire che la promuovono, restano indifferenti cercando di capire però come farne uscire un guadagno personale”.
GRANDALIANO, PRESIDENTE AMIU. “Nel 2004 l’Amiu aveva un bilancio passivo di 13 milioni di euro mentre l’anno scorso abbiamo chiuso in attivo di 1milione 200mila euro”. Gianfranco Grandaliano esordisce così per spiegare il suo operato alla guida dell’azienda barese che si occuperà della gestione dei rifiuti a Foggia, per sottolineare che “siamo potuti intervenire perché abbiamo una solidità economica non indifferente.”. Il veleno, però, è nella coda. “Stiamo vagliando le situazioni personali dei lavoratori, chi ha condanne penali non verrà riassunto”. Nessuna certezza sulla tempistica, né riferimenti precisi ai 12 dipendenti che lo hanno denunciato (insieme ad altri vertici istituzionali) appartenenti in particolare alla Fiadel. “Le denunce non significano niente, le condanne penali sono altra cosa”. E gli fa eco il sindaco Emiliano: “Il concetto è semplice: dato che i lavoratori sono stati tutti licenziati, oggi ripartiamo da zero. Stiamo bonificando Foggia”.
NICHI VENDOLA. “Poteva essere una ferita che non si rimargina facilmente, invece la vicenda dei rifiuti a Foggia racconta una storia di solidarietà – sottolinea il governatore regionale – ed evidenzia che le società in house non sono per forza una cosa cattiva. Io da commissario firmo una ordinanza che ha carattere di chiusura definitiva dell’emergenza. Storie analoghe altrove sono finite sulla stampa internazionale, qui la pazienza di tanti attori istituzionali a fronte di una situazione complicata, ha permesso di reagire e noi oggi scriviamo una pagina di buona politica”.