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Rifiuti: Amiu pubblica ancora dati farlocchi sulla differenziata, nuovo esposto di associazioni e cittadini 

Ci risiamo, Amiu ci casca di nuovo! I dati pubblicati dall’azienda di igiene urbana di Foggia per il mese di dicembre sull’osservatorio rifiuti della Regione Puglia, riferiti alla raccolta differenziata, sono palesemente inesatti. E quelli del mese di novembre, relativi agli imballaggi di cartone, non sono stati corretti.

LE PROTESTE. Non sono bastate, dunque, le proteste pubbliche della rete di associazioni e cittadini né l’incontro tenutosi a inizio gennaio presso la sede di Corso del Mezzogiorno con i vertici dell’Azienda. Facciamo un passo indietro. All’indomani della pubblicazione sulla piattaforma della Regione Puglia dei dati novembrini sui rifiuti raccolti, balzò all’occhio il dato esagerato della quantità di imballaggi di cartone: quasi mille tonnellate. Partì una levata di scudi e un esposto alla Procura. Anche Foggia Città Aperta contattò l’azienda salentina di recupero per verificarne l’esattezza e dall’impresa riferirono di “dati sicuramente inesatti”. Amiu, tuttavia, non ha corretto il tiro. E, anzi, con la pubblicazione dei dati di dicembre ‘esagera’. Secondo le risultanze ufficialmente riportate dall’Osservatorio (e dunque validati in piattaforma) sarebbero addirittura 79.764 le tonnellate di rifiuti raccolti nell'ultimo mese dell'anno (più di quelli raccolti in tutti gli altri mesi del 2022) e, ancora, 20.697 le tonnellate di raccolta differenziata (da gennaio a novembre in tutto meno di 13mila). Identica sproporzione per la produzione procapite di rifiuti: a dicembre ogni cittadino foggiano avrebbe prodotto 526,94 kg di rifiuti rispetto a una media dei mesi precedenti di 40.

IL NUOVO ESPOSTO. Insomma, dati farlocchi senza alcun dubbio. Associazioni e cittadini hanno prontamente presentato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica. Ribadiscono - sul dato della carta di novembre - che "è inammissibile che quel dato non sia ancora stato corretto" definendolo "un falso clamoroso". Poi, aggiungono rispetto ai nuovi dati di dicembre: "assistiamo a un vergognoso salto di qualità nella fabbricazione dei dati. Dobbiamo ritenere - scrivono le associazioni La Società Civile, Italia Nostra e Konsumer Italia, gli ex consiglieri comunali Marcello Sciagura e Giorgio Cislaghi e gli avvocati Michele Vaira e Oreste di Giuseppe - che siano stati inseriti sulla riga del mese di dicembre, i dati dell'intera raccolta annua di alcune aziende".

STRAFALCIONE PERICOLOSO. Uno strafalcione insomma. Che però ha effetti pericolosi inficiando il corretto calcolo del grado di raccolta differenziata il cui tasso risulta aumentato fittiziamente. L'esposto punta il dito proprio su questo e avanza dubbi: "Riteniamo ragionevole pensare - riporta il documento - che le difficoltà nel pubblicare dati reali, con percentuali di raccolta differenziata inferiori al 15% per il mese di dicembre abbia indotto qualcuno a pubblicare dati palesemente irreali da spacciare poi per 'errore'. Nella (vana) speranza che nessuno se ne accorgesse".

di Redazione 


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