Controlli in borghese, multe e foto trappole: rifiuti, il Comune di Foggia promette "tolleranza zero"
Nei prossimi giorni, di concerto con i vertici di Amiu Puglia SpA e con il Comando della Polizia Locale, il Comune di Foggia darà vita a una capillare attività di controllo, che vedrà una vera e propria task force di agenti in borghese sanzionare in modo economicamente severissimo coloro i quali pensano che sia tranquillamente possibile non rispettare le norme ed agire in modo indecente. L'annuncio è del sindaco di Foggia, Franco Landella, che promette tolleranza zero verso chi non rispetta orari e modalità di conferimento dei rifiuti.
I BIDONI. Lo spettacolo dei cassonetti circondati da inerti, scarti di lavori di ristrutturazione, in alcuni casi addirittura mobili, è intollerabile, denuncia Landella. Lo è per ragioni igieniche e di immagine, ma anche per questioni di sicurezza, dal momento che in molti casi a terra vengono abbandonati addirittura vetri. Agli sforzi del personale di Amiu Puglia SpA, evidentemente - lamenta il sindaco -, non corrisponde un altrettanto serio senso civico da parte di una minoranza incivile della nostra comunità, che trasgredisce le Ordinanze di conferimento dei rifiuti e ignora le regole e le modalità stabilite dall'azienda per il ritiro di quel materiale.
LA VERGOGNA. E' per questo che il Comune assicura battaglia: "Da subito, inoltre, recupereremo le risorse economiche utili ad attivare rapidamente uno specifico servizio di 'fototrappole', per scovare e punire chiunque si renda protagonista di questi comportamenti vergognosi".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.