Un incontro con l’assessore alla Sicurezza e il delegato alla Legalità e l’ennesimo grido d’allarme di un’associazione. Il Comitato di quartiere “Tratturo Ordona Lavello” e i residenti del Rione Diaz tornano a manifestare la propria rabbia, chiedendo più attenzione per la periferia.
L’ASSEMBLEA: NO AI QUARTIERI DORMITORIO. Lo fanno in maniera costruttiva, però, come accaduto ieri durante l’assemblea pubblica promossa con Franco Arcuri e Leonardo De Santis, in rappresentanza del Comune di Foggia. Una iniziativa organizzata dal comitato “Tratturo Ordona Lavello”, che ha ribadito le proprie richieste, incentrate su legalità, sicurezza e rispetto ambientale. “No ai quartieri dormitorio” e basta alle soluzioni tampone, è stato il leitmotiv dell’incontro, con la necessità di una presenza maggiore di polizia urbana nelle ore diurne e di pattuglie interforze nelle ore serali, oltre al controllo a distanza per monitorare l’abbandono di materiali inerti.
IL PLAUSO AL COMITATO: “FANNO PRIMA DEL COMUNE”. Proteste, ma anche proposte e azioni concrete. Ecco perché il delegato alla Sicurezza ha voluto lodare l’impegno dei cittadini capaci, di fatto, di sostituirsi al Comune. “Un plauso – evidenzia De Santis - va al comitato Toll che ha un ruolo fondamentale, è un ottimo interlocutore e osservatore. Tante emergenze sono state risolte dal comitato in autonomia e ricordiamo tutti l’opera svolta nel periodo in cui c’era il problema della raccolta e dello spazzamento dei rifiuti. Insomma – sottolinea De Santis – è gente che non aspetta, ma si attiva e va presa ad esempio e merita attenzione, a partire dalle corse degli autobus fino all’irrigazione, passando per un mercato rionale e un supermercato assenti nella zona”.
RIONE DIAZ: “C’E’ MENEFREGHISMO”. Di tenore differente la nota del Movimento Nuova voce che, accogliendo le istanze dei residenti di Rione Diaz, torna a denunciare “lo stato di abbandono nonostante le numerose lamentele”. I problemi – si sottolinea - sono di varia natura, e a titolo esemplificativo viene citato quello dell’impraticabilità dei marciapiedi che collegano il Martucci al Diaz, inagibili a causa delle erbacce, la mancanza di strisce pedonali e la pericolosità di incroci dove mancano i semafori ma anche la scarsa illuminazione nelle ore serali. "Siamo davvero indignati – conclude Alfonso Fiore, presidente dell’associazione - per questa ennesima dimostrazione di 'menefreghismo' da parte dell'Amministrazione Comunale e di tutte le istituzioni del territorio. Una sola parola può riassumere tali situazioni: Vergogna”