Rissa in pieno centro, pugni al volto e mazze: “Perché mi stai guardando?”
Tra via Dante e corso Garibaldi
“È un’ora che mi stai guardando, perché mi guardi?” Sarebbe partito tutto da qui: il solito “problema” di uno sguardo di troppo, lo stesso che tante volte, in casi di cronaca analoghi, ha avuto conseguenze ben più gravi – l’ultima morte assurda è quella del diciottenne Nicola Mirti, di Mugnano di Napoli, esattamente un mese fa.
PUGNI E MINACCE DI MORTE. A farne le spese, intorno alla mezzanotte dell’8 luglio, un uomo di circa sessant’anni. “Colpevole”, appunto, secondo una prima ricostruzione, di aver guardato troppo o troppo a lungo un tizio tra i trenta e i quarant’anni, al termine di una cena in uno dei locali di via Dante. Da qui, nel giro di pochi secondi, è scattata la rissa: pugni al volto e minacce di morte al sessantenne che, per evitare il peggio, è dovuto scappare.
GENTE A MANGIARE UN GELATO. Urla e spintoni che hanno avuto luogo all’esterno del locale e che, nel giro di pochi minuti, si sono spostati all’angolo di corso Garibaldi, dov’erano sedute alcune persone a mangiare un gelato, tra cui anche bambini. Un parapiglia folle che ha visto protagonisti almeno altri due uomini, pronti a menare le mani contro altre persone a caso, ancora una volta “colpevoli” di aver guardato cosa stesse accadendo a pochi metri da loro. Tra i malcapitati, anche una ragazza che, per lo spavento, ha perso i sensi.
LA MAZZA NEL PORTABAGAGLI. Una rissa che poteva avere conseguenze terribili, soprattutto quando uno degli energumeni ha tirato fuori una mazza dal portabagagli della propria automobile e si è diretto su corso Garibaldi, pronto e determinato a fare male. A quel punto, e dopo svariate sollecitazioni, sono sopraggiunte sul luogo cinque pattuglie tra carabinieri e polizia che, nonostante l’intervento tardivo, sono riuscite a evitare il peggio.
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