Rita De Padova (Siniscalco Ceci Emmaus) premiata da Legambiente come Ambasciatrice dell’Agroecologia
La presidentessa della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, Rita De Padova è stata premiata da Legambiente in qualità di Ambasciatrice dell’Agroecologia 2022. La premiazione è avvenuta al IV Forum nazionale di Agroecologia circolare che si è tenuto oggi a Roma.
LA MOTIVAZIONE. “Con il suo impegno e la sua determinazione - è scritto nella motivazione - Rita ha saputo coniugare il rispetto dei valori sociali, ad un percorso di agricoltura biologica teso alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. Un progetto di 500 ettari che si estende tra Foggia, Lucera e Manfredonia che nel tempo si è arricchito grazie anche alla sinergia tra gli agricoltori. La Fondazione si annovera tra i primi produttori di grani antichi Italiani e grazie proprio al suo impegno nel mondo dell’agroecologia riesce a ricavare fondi da destinare al mondo dei minori in difficoltà ed all’accoglienza”.
ETICA E STAGIONALITA'. "Un riconoscimento importante - commentano dalla Siniscalco Ceci Emmaus - che premia gli sforzi decennali della Fondazione in materia di agricoltura biologica, ormai volano territoriale di un modo di intendere l’economia agraria in linea con le parole etica e stagionalità".
IL PREMIO. L’appuntamento di Legambiente, nella cornice di Palazzo Falletti, riunisce i principali stakeholder del settore, tra aziende, consorzi, soggetti istituzionali e politici. Il forum è anche l’occasione per raccontare le storie di amministrazioni e di realtà rurali modello di buone pratiche, protagoniste del Premio agli Ambasciatori dell’Agroecologia, esempi concreti e modelli presenti nei territori che ci fanno comprendere come la transizione ecologica sia già realtà.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.