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Rivolta in carcere / La FS-Co.S.P. : “Evasione a Foggia, alcuni sono stati arrestati, altri in giro per la città”

Con una nota inviata alla stampa la FS-Co.S.P. Federazione Sindacale Penitenziaria segnala che: “sarebbero molti i focolai di sommosse e rivolte che da 48 ore si registrano in Italia e che starebbero impegnando il Corpo della Polizia Penitenziaria, o quelle scarse risorse umane rimaste da anni a vigilanza dei Penitenziari il cui sovraffollamento è di 61.000 detenuti contro una capienza di 54.000 posti letto aiutati da altre forze dell’Ordine”.

FOGGIA.Nel penitenziario di Foggia - scrive il segretario Domenico Mastrulli - questa mattina il numero dei rivoltosi tra donne e uomini era di circa 600. Gli evasi, sembrano secondo fonti da confermare, circa 40 che si aggirano tra stazione ferroviaria e città; esercenti un pellegrinaggio delinquenziale a cui andava in origine del focolaio posto rimedio e che non sarebbe stato fatto, anche se diversi sono stati bloccati ed arrestati”.

GLI ALTRI.Segnalate - continua la nota - rivolte anche a Salerno, Frosinone, Modena, Pavia e Palermo. Si parla di molti feriti, di morti come il caso di Modena, si parla anche di situazioni sicurezza sfuggita al controllo del Ministro della Giustizia, del Capo del Dipartimento ma anche delle sotto ordinate amministrazioni che hanno curato l’aspetto coronavirus solo con letterine e circolari informative. Si stigmatizza, il diffuso impreciso comunicato stampa del Guardasigilli Bonafede di ieri sera dove assicurava che le rivolte e le proteste erano a tarda sera quasi tutte rientrate, mentre di converso dal territorio quale Bergamo, Brescia, Bari, Foggia, Palermo, Trani, Brindisi etc. pervenivano immagini e documentari di persistenti sommosse".

LE RICHIESTE. Il sindacato: “Oltre a richiedere il rientro con un apposito Decreto di almeno 7.000 Agenti dal pensionamento, addestrati alle sommosse e non ai diffusi progetti formativi ed educativi negli ultimi anni, si chiede l’intervento in tutta Italia dell’Esercito e dei mezzi corazzati cingolati intorno alle Carceri e sui muri perimetrali di essi, si chiede l’immediata abolizione della vigilanza dinamica e maggiore ristrettezza ma nel contempo maggiori spazi sanitari e specialistici nelle prigioni italiane,forme di colloqui visivi secondo norme attuali decreto 08.03.2020 Presidente del Consiglio, più telefonate rispetto ai colloqui che devono ridursi del 70%".

di Redazione 


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