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Rodi Garganico, sulla spiaggia di Lido del Sole la prima gara della Open Water Challenger 2022

E' tutto pronto per la prima gara della Open Water Challenger 2022, il circuito regionale di nuoto in acque libere organizzato dal Comitato Regionale pugliese della Federazione Italiana Nuoto; la prima delle sei tappe si svolgerà a Lido del Sole,  Rodi Garganico, presso la Spiaggia Azzurra Lido Blu Marine della famiglia Lobascio, affiancata quest’anno anche dalla proprietà del Blue Marine Village che già nel 2019 ha ospitato la gara di apertura del circuito natatorio che circumnavigherà le splendide coste pugliesi, dal Gargano al Salento.

I PARTNER. L'iniziativa avrà il patrocinio ufficiale da parte della Regione Puglia, del Comune di Rodi Garganico e godrà della supervisione del Comando Regionale Guardia di Finanza, del Comando Marittimo Sud e della Guardia Costiera.

LA GARA. Domenica 29 maggio dalle ore 9 gli atleti agonisti e master si tufferanno nel mare azzurro di Lido del Sole partendo dalla spiaggia dorata per la Mezzo Fondo Sprint di 1850 metri che si svolgerà lungo la costa per un percorso che prevede un giro completo delle otto boe posizionate lungo lo skyline garganico.

BANDIERA BLU. Un’occasione non solo per chi partecipa ma anche per gli accompagnatori per godere dei primi caldi dell’anno sulla costa del Gargano, per visitare Rodi Garganico, appena insignita della Bandiera Blue 2022, edizione numero 36 dei riconoscimenti assegnati dalla ONG danese FEE (Foundation for Environmental Education) alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.

MONICA PRIORE. Alla conferenza stampa di presentazione della gara che si terrà sabato 28 maggio alle 17 presso il Lido Blue Marine interverrà anche l’atleta master Monica Priore, già testimonial della campagna a favore dello sport per chi, come lei, è affetta da Diabete Mellito Tipo 1 che nella sua pagina web dichiara “Scoprire lo sport è stata una rinascita, pian piano è cresciuta in me la voglia di reagire alla malattia, che in precedenza mi faceva sentire inferiore agli altri. Credevo di non potercela fare, avevo un problema che i miei coetanei non avevano, spesso stavo male e mi sentivo debole, però mi piaceva nuotare. Lo sport è stato ciò che mi ha aiutato a superare il senso di inferiorità e di diversità”.

di Redazione 


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