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Foggia, spariscono le scuole dell'infanzia comunali: la commissione sopprime gli ultimi 9 istituti

E' stata burocraticamente definita "Riorganizzazione e razionalizzazione delle scuole dell’infanzia paritarie comunali". Ma di fatto, in realtà, significa solo una cosa: Foggia non avrà più scuole dell'infanzia comunali. A deciderlo è una delibera della Commissione straordinaria, che chiude e sopprime gli ultimi 9 istituti presenti in città.

LE FREQUENZE. La commissione ha sostanzialmente condiviso la proposta del dirigente del Servizio Pubblica Istruzione, Silvana Salvemini, che nella sua relazione era partita da una premessa: "Nell’ultimo decennio, l’assetto delle scuole dell’infanzia paritarie comunali ha subito diverse modifiche anche attraverso la soppressione di diversi plessi, determinata principalmente dal decremento delle iscrizioni, passando dagli originari 26 agli attuali 8". Come a dire: la strada era già segnata. Ma a chiudere il cerchio ci ha pensato lei, con la commissione, decretando la soppressione definitiva delle ultime scuole superstiti (più l'asilo nido Tommy Onofri). Il provvedimento ha la freddezza dei numeri, che Salvemini ostenta per avvalorare la sua proposta: "Nell’anno 2021 il totale complessivo dei bambini fruitori delle scuole dell’infanzia è stato pari a 3451, di cui 3137 iscritti nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie private". In sostanza, solo il 9% degli alunni foggiani frequenta scuole dell'infanzia comunali. E di contro, sottolinea la relazione, "va preso atto che sul territorio sono presenti tredici scuole materne statali e quarantasette scuole paritarie".

I NUMERI DEI PLESSI. Crollo di iscrizioni, ma non per tutti. Nel provvedimento vengono infatti elencati anche gli attuali iscritti, plesso per plesso. E il trend non è comune. La scuola “A. Fresu” di via Consagro, ad esempio, al momento è frequentata da 60 bambini, con una ricettività di 60 e quindi con un 100% di copertura. Alla “Arpi”, di Via Don Michele Di Gioia al momento sono iscritti 10 bambini su una ricettività di 47; alla “Don Milani”, di Via Monsignor Farina frequentano 95 bambini su 145; alla “G. Rodari” di Via Bramante 37 bambini, con una ricettività di 80; alla “L. Sturzo” in Viale degli Aviatori, angolo Via De Petra, la scuola al momento è frequentata da 27 bambini su 89; la scuola “Sorelle Agazzi” in Via Menichella ospita 15 bambini su 114. Alla “S.Filippo Neri” in Largo Candelaro ci sono 19 bambini, con una ricettività di 60. Alla “R.Tagore” in Via Gioberti la scuola è frequentata da 56 bambini sui potenziali 84. Infine, l'asilo Nido “Tommy Onofri” sito in Viale Pinto al momento è frequentato da 19 bambini su 60 posti disponibili.

LE SPESE. Oltre ai dati, nella delibera vengono poi esposti gli "indirizzi" della commissione: "Viste le azioni avviate da questa Amministrazione per la razionalizzazione dei servizi e delle spese e nell’ottica di ottimizzare le risorse disponibili, occorre predisporre un piano di razionalizzazione dei servizi educativi, in coerenza, anche, con le linee guida regionali sulla programmazione didattica". L'obiettivo è "soddisfare, in primis, le esigenze formative e didattiche del bacino di utenza fruitrice dei servizi educativi comunali nonché, ottimizzare e colmare la rilevante sproporzione derivante dall’analisi costi-benefici delle strutture scolastiche comunali". Come viene spiegato nel provvedimento, non sono mancate le "interlocuzioni con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia - Ufficio V - Ambito territoriale di Foggia – per concertare i migliori interventi da avviare anche in vista dell’apertura delle procedure di iscrizione al nuovo anno scolastico, da presentare dal 4 al 28 gennaio".

SCUOLABUS E MENSE. Nella delibera viene garantito che "il Servizio Pubblica Istruzione ha verificato la presenza di istituti scolastici sia pubblici che paritari privati in prossimità delle attuali sedi delle scuole dell’infanzia paritarie comunali" e che "la chiusura di tutte le Scuole dell’Infanzia e dell’Asilo Nido non determinerà alcuna difficoltà per le famiglie, in quanto, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ha garantito la piena ricettività delle strutture statali e paritarie private presenti nelle immediate adiacenze delle Scuole dell’Infanzia Comunali, nonché la più ampia disponibilità a superare eventuali ostacoli con specifici interventi, anche attraverso la istituzione di nuove sezioni".  Ma che fine faranno i soldi "risparmiati" ? Condividendo la proposta delle Organizzazioni sindacali, "le risorse finanziarie attualmente utilizzate alla gestione delle scuole materne comunali verranno destinate al potenziamento del servizio scuolabus e della mensa" . 

di Redazione 


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