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Rom, lettera aperta al prefetto di Foggia: "Lo sgombero è davvero la soluzione migliore?"

Firmata da Opera Nomadi, Unicef e Unar

All’indomani dello sgombero di un insediamento abusivo occupato da famiglie rom a Orta Nova, una lettera aperta è stata indirizzata al prefetto di Foggia, Luisa Latella, per chiedere un tavolo di confronto sul tema delle politiche di integrazione. La lettera è firmata da Antonio Vannella, presidente della sezione foggiana dell’Opera Nomadi, il presidente della sezione locale dell’Unicef, Rosalba Perricone e la referente pugliese per il progetto Istiss/Unar, Franca Dente.
LA LETTERA.  Ancora uno sgombero di un insediamento abusivo, occupato da un gruppo di famiglie Rom provenienti dalla Romania, operato dal Sindaco del Comune di Orta Nova.
Ancora un chiaro fallimento delle politiche di integrazione e di inclusione di questa minoranza etnica.

Ieri alle ore 14 circa 150 rom, tra cui 50 minori, si sono sparsi nelle campagne del circondario di Orta Nova diventando invisibili tra gli invisibili.
Si tratta molto spesso di cittadini residenti o cittadini europei che si spostano solo per sfuggire all’intolleranza delle nostre comunità.
Cosa pensiamo di aver realizzato con uno sgombero forzato ? Quale l’obiettivo ? L’allontanamento è solo un atto che serve a sedare il bisogno di sicurezza delle nostre città ?
Ma è questa la politica di integrazione, promozione e inclusione o serve invece ad alimentare la discriminazione e l’emarginazione ?

Quale sarà il futuro di questo gruppo e di questi bambini, a molti dei quali da oggi verrà negato il diritto all'istruzione  interrompendo bruscamente la frequenza scolastica?
La fuga li porterà ad occupare altri spazi non autorizzati per poi subire altro sgombero e altra fuga in una sorta di avvitamento e di spirale perversa.

Per dare risposta a queste e ad altre domande chiediamo al Prefetto che attivi un tavolo di confronto e di programmazione tra i Sindaci dei Comuni interessati,i rappresentanti delle Comunità Rom e le associazioni che si  occupano direttamente e indirettamente delle politiche di integrazione.

di Redazione 


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