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Rompe il silenzio per rilasciare una intervista: avvocato foggiano dai domiciliari al carcere

Torna ancora protagonista Rosa Federici

Era finita ai domiciliari, ma ora una intervista a Umbria 24 le costa l’ingresso nel carcere di Foggia.
 
L'AUTOGOL. L’avvocato foggiano Rosa Federici – accusata di aver truffato decine di clienti a cui chiedeva migliaia di euro millantando amicizie “influenti” per chiudere a proprio favore le cause - continua a far parlare di sé. E lo fa con un incredibile “autogol” che le ha aperto le porte della casa circondariale del capoluogo dauno, dove è stata appena trasferita dalla sua residenza umbra.
 
DIVIETO DI COMUNICARE CON TERZI. La vicenda è spiegata sul sito di Umbria 24, in qualche modo co-protagonista: la Federici era appena uscita dall’aula in cui aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip e al pubblico ministero Paolo Abbritti, che inizialmente per lei aveva chiesto i domiciliari. Nell’ordinanza il gip Giangamboni, come normalmente accade per le misure cautelari agli arresti domiciliari, aveva imposto il divieto di comunicazione con terzi alla destinataria dell’ordinanza.
"NON HO NULLA DA NASCONDERE". Ma l’avvocato – spiegano dalla redazione di Umbria 24 -, registrata con il suo consenso, ha acconsentito a rispondere alle domande, sottolineando che “non aveva nulla da nascondere”. E proprio in seguito alla pubblicazione dell’intervista sul sito, il pubblico ministero Paolo Abbritti ha chiesto quindi una misura più restrittiva per l’evidente violazione dell’obbligo imposto e la Federici è stata pertanto condotta nel carcere di Foggia.

di Redazione 


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