I progetti ‘Roxana’ ed ‘Aquilone’ provano a rivolare. Del resto, il lavoro fin qui svolto nella lotta contro la tratta ha prodotto risultati straordinari. Dallo scorso mese di dicembre 2011, per esempio, sono 23 le persone – uomini e donne – accolte in ‘Roxana 12’ e 16 i beneficiari di ‘Aquilone 6’. Interventi tesi ad aiutare i cittadini migranti sottoposti a riduzione o mantenimento in stato di soggezione, attuato mediante violenza, minacce, inganno, abuso di autorità o sfruttamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica, di una situazione di necessità o mediante la promessa e la consegna di somme di denaro o altri vantaggi. Per questo, lo scorso 3 ottobre, l’Assessorato alla Solidarietà e alle Politiche Sociali della Provincia di Foggia ha presentato, per la seconda volta in partenariato e con il cofinanziamento della Provincia di Avellino – Assessorato alle Pari Opportunità, i Progetti ‘Roxana 13’ e ‘Aquilone 7’ al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
PROTEZIONE SOCIALE PER UOMINI E DONNE. L’obiettivo, dunque, è di “garantire continuità a realtà operative ormai consolidate sul territorio, strumenti indispensabili nella lotta alla tratta di esseri umani” ha detto Antonio Montanino, l’assessore al ramo. Ed i numeri parlano chiaro: Gli ultimi dati del Progetto ‘Roxana’ sono quelli relativi alla decima annualità e raccontano di 181, fra donne e uomini, inseriti nel programma di protezione sociale; oltre 5mila le donne contattate in strada e 247 quelle che sono state assistite nell’ambulatorio socio-sanitario. Per quanto riguarda il Progetto ‘Aquilone’, invece, fino alla quarta annualità sono stati inserite 75 persone – 51 donne e 24 uomini – nel programma di protezione sociale.
LA PROSTITUZIONE E’ INDOOR. Inoltre, sempre nell’ambito dei progetti ‘Aquilone’ e ‘Roxana’ è stato realizzato lo studio ‘Dalla strada al chiuso – i risultati di una ricerca’, un volume che punta a raccontare il fenomeno della prostituzione indoor, al chiuso. La domanda c’è, l’offerta pure. E questo, anche grazie agli annunci pubblicati su giornali ed internet. Soprattutto sul web. Secondo i ricercatori, dunque, in provincia di Foggia ci sono almeno 35 appartamenti dislocati fra Foggia, Manfredonia e San Severo in cui viene consumato sesso a pagamento. Il 90% delle prostitute sono donne, il restante 10% è formato da trans. La maggior parte delle ragazze, di età compresa tra i 21 ed i 26 anni, arrivano dal Sud America o dalla Cina, mentre sono poche le italiane. Le prestazioni variano da i 50 ai 70 euro, ma la tariffa può aumentare in caso di servizi aggiuntivi. Secondo la ricerca, infine, il fenomeno si sta spostando dalla strada agli appartamenti per diverse ragioni: da una parte la necessità di garantire una maggior privacy ai clienti, dall’altra un aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine e la paura dell’ordinanza comunale contro la prostituzione emessa dal sindaco di Foggia.