Ruota panoramica, già tempo di polemiche: "Suolo pubblico gratuito, al Comune neanche un euro"
Presa di posizione di Leonardo Iaccarino
Il tema lo ha sollevato per primo Leonardo iaccarino, il presidente del Consiglio comunale ora in evidente contrasto con il sindaco di Foggia, Franco Landella. Prima ha annunciato l'assenza polemica all'accensione dell'albero di Natale e la contestuale inaugurazione della ruota panoramica, poi ha postato sui social il foglio che indica i prezzi della ruota (7 euro adulti, 5 i bambini), ironizzando sulla scritta che compare sul listino: N.b. pagano tutti. "Tranne te perchè il Comune di Foggia ti ha concesso il suolo a titolo gratuito", ha evidenziato Iaccarino riferendosi al titolare della Euro Wheel s.a.s. & C., società con sede a Trani e rappresentata legalmente dal leccese Ivan Montenero, che ha installato la ruota dinanzi al pronao della villa comunale.
LA POLEMICA. Il riferimento, pertanto, è alla delibera che, di fatto, concede a titolo gratuito il suolo pubblico all'azienda tranese e quindi non prevede alcun introito per le casse comunali. Tra le motivazioni della gratuità del suolo pubblico - si legge nel provvedimento del Comune - c'è "l'interesse sociale dell'iniziativa e la valenza ludico-creativa della proposta rivolta al target giovani/famiglie" e la possibilità, per "il Comune di Foggia, nella sua funzione di promozione e coordinamento delle iniziative proposte da soggetti terzi operanti nel contesto cittadino, di incentivare l'attuazione delle diverse attività anche sostenendo la realizzazione delle stesse". La ruota, salvo proroghe, resterà fino al 6 gennaio in piazza Cavour. Ieri sera, l'inaugurazione. Qualche ora dopo, già le polemiche.
E evidente che questa amministrazione non ha capito che un suolo pubblico non è di sua propieta ..
Regolamento
Come partecipare alla discussione
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.