Salario minimo negli appalti banditi dal Comune: la mozione della Comunità Politica per Foggia
Una mozione che introduca un salario minimo in appalti e concessioni bandite dal Comune di Foggia. E' la proposta della Comunità Politica per Foggia- da sottoporre all'Amministrazione e al Consiglio Comunale -, che verrà presentata nel corso di una conferenza stampa in programma mercoledì 6 marzo dalle ore 10 presso la “Sala Rosa” del Palazzetto dell'Arte.
“Da tempo in Italia e soprattutto nella nostra Provincia – dichiara Mario Nobile, componente del Coordinamento di Comunità Politica per Foggia – dilaga il fenomeno del lavoro povero con decine di migliaia di persone che percepiscono salari da fame. Se vogliamo fermare la fuga di famiglie e soprattutto dei giovani da Foggia, anche il Comune deve fare la propria parte ed è per questo che chiediamo che sia prevista una retribuzione non inferiore a € 9,00 lordi l’ora per il personale assunto in appalti e concessioni del Comune”.
I SALARI. Comunità Politica per Foggia lancerà una campagna politica a supporto della mozione con una raccolta di firme online e cartacea, iniziative pubbliche ed incontri con le organizzazioni sindacali, datoriali e tutti i gruppi
consiliari presenti nel Consiglio Comunale di Foggia. “Il Salario minimo legale – prosegue Marco Barbieri, Ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Bari e redattore della proposta – è lo strumento con cui dare piena attuazione all’art. 36 della Costituzione, consentendo a chi lavora di poter “assicurare a sé e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa”. Lo scorso ottobre la Corte di Cassazione ha emesso sei sentenze con cui ha affermato che i contratti collettivi presi in esame non garantivano il rispetto della Costituzione, poiché prevedevano salari troppo bassi. Proprio per questo i Giudici di legittimità hanno dichiarato nulle le loro clausole retributive ed aumentato i salari”.
FOGGIA APRIPISTA. “Con questa mozione e con l’impegno che chiediamo alla Sindaca, alla Giunta ed al Consiglio – conclude
Luciano Beneduce, Portavoce di Comunità Politica per Foggia – crediamo che proprio Foggia, una delle città
con le più basse retribuzioni medie in Italia, possa essere apripista di una campagna politica di ampio respiro
con cui migliorare concretamente la vita di centinaia di lavoratori e lavoratrici di appalti e subappalti che lavorano
per il Comune in cambio di salari non degni per un paese UE. Il Comune di Foggia potrebbe creare un importante
precedente, emulabile anche da altri enti locali e Consigli comunali in Italia. In base al Codice dei contratti
pubblici tutte le amministrazioni pubbliche hanno l’obbligo di indicare negli appalti un contratto da applicare e
non potranno indicarne uno non valido”.
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