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 I CONSIGLI DI CONFCOMMERCIO. Per evitare truffe e per non farsi trovare impreparati, la Confcommercio ha anche preparato una lista con i consigli.
1) CAMBI. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2) PROVA DEI CAPI: NON C'è OBBLIGO. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3) PAGAMENTI. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4) PRODOTTI IN VENDITA. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5) INDICAZIONE DEL PREZZO. Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Saldi estivi al via l'1 luglio: a Foggia due mesi e mezzo per comprare a prezzi scontati
I consigli anti - truffa della Confcommercio
Sarà più lungo del solito il periodo dedicato ai saldi estivi: a Foggia si inizia sabato 1 luglio e si andrà avanti sino a venerdì 15 settembre 2017.
Due mesi e mezzo pieni, dunque, per poter usufruire degli sconti che le attività commerciali di Foggia e provincia riserveranno durante il periodo prestabilito. Un'occasione in più – evidenziano dalla Confcommercio, che ha appena rinnovato i vertici con l’elezione di Cosimo Damiano Gelsomino -.per contribuire allo sviluppo del commercio nelle nostre città.
 I CONSIGLI DI CONFCOMMERCIO. Per evitare truffe e per non farsi trovare impreparati, la Confcommercio ha anche preparato una lista con i consigli.
1) CAMBI. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2) PROVA DEI CAPI: NON C'è OBBLIGO. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3) PAGAMENTI. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4) PRODOTTI IN VENDITA. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5) INDICAZIONE DEL PREZZO. Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
di Redazione
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