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Samuel Del Grande, riconoscimento dallo staff della sua palestra: "Alla sua dedizione, al suo impegno e al suo spirito di combattente"

Nel pomeriggio di domenica 12 gennaio, nel salone della parrocchia della Madonna della Croce, gli allievi della palestra della “Cagiano’s Squad Fitness Club” hanno sostenuto gli esami per il passaggio di cintura. Un esame che avrebbe dovuto sostenere anche Samuel del Grande - il più giovane dei 4 tifosi del Foggia scomparsi a seguito dell'incidente stradale al rientro da Potenza -, che era cintura arancione. La federazione nazionale di Karate Fesik, su indicazione del maestro Gustavo Cagiano, ha assegnato a Samuel la cintura nera primo Dan, uno dei massimi riconoscimenti per chi pratica karate. La cintura, su cui sono stati scritti tutti i nomi degli allievi della palestra, è stata poi consegnata a Luca ed Anna i genitori di Samuel che erano presenti alla manifestazione.

IL RICORDO. Durante la consegna il maestro Cagiano a voluto ricordare il piccolo Samuel con queste commoventi parole; «Samuel era un ragazzo solare e appassionato, che viveva la sua vita con grande intensità, divisa tra la passione per il calcio e quella per il karate, due mondi che lo avevano visto sempre dare il massimo. La cintura nera Primo Dan è un riconoscimento alla sua dedizione, al suo impegno e al suo spirito di combattente. Oggi il dojo, solitamente teatro di sudore e di impegno, è diventato il luogo dove il ricordo di Samuel è stato onorato nel modo più alto possibile. La cerimonia non è stata solo un riconoscimento tecnico: per tutti i presenti e soprattutto per gli amici di Samuel è stato un modo per rendere omaggio al ragazzo che aveva sempre mostrato una passione senza limiti per l'arte marziale, il karate, che tanto lo aveva arricchito. Oggi ognuno dei ragazzi ha rivissuto i momenti condivisi con Samuel in palestra, l’impegno quotidiano, il sudore e le risate. Un legame indissolubile, che ora si fa più forte che mai, nel ricordo di un ragazzo che non c'è più fisicamente, ma che continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto». La famiglia fa sapere che ci saranno progetti e iniziative, volte a coinvolgere la gioventù foggiana, quella ai margini e senza nessun impegno sociale. Tutto questo per continuare a coltivare nel cuore di chi resta la memoria dei 4 tifosi ultras e il loro orgoglio e l'amore per questa città.

di Redazione 


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