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San Giovanni Rotondo, nuova donazione di organi a Casa Sollievo della Sofferenza

Grazie al prelievo salvate altre vite umane

"Grazie alla sensibilità dei familiari gli organi della paziente, originaria della nostra provincia, potranno dare la speranza di una vita migliore a persone affette da patologie croniche non curabili con le normali terapie a disposizione". Questo il passaggio pù importante contenuto nel comunicato stampa inviato da Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, in cui si rende noto che "un nuovo prelievo di organi è stato effettuato nel corso della notte tra il 10 e 11 ottobre" nella struttura ospedaliera fondata da San Pio.
L'INTERVENTO - L’equipe Infermieristica e Medica della Rianimazione II, della Sala Operatoria del IX piano, della Unità Operativa di Oculistica e le equipe chirurgiche provenienti da Bari e da Foggia, dunque, "hanno effettuato il prelievo del fegato, dei due reni e delle cornee di una donna di 51 anni deceduta nella nostra Unità Operativa di Rianimazione II a seguito di una emorragia sub-aracnoidea". Di conseguenza, "grazie alla sensibilità dei familiari gli organi della paziente, originaria della nostra provincia, potranno dare la speranza di una vita migliore a persone affette da patologie croniche non curabili con le normali terapie a disposizione". La CSS, inoltre, comunica che "gli organi prelevati sono stati trasferiti a Bari e le cornee saranno inviate alla banca dei tessuti". E proprio nella due giorni in cui l'Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (A.I.D.O.) ricorda l'importana della donazioni di organi, il prelievo eseguito all'Ospedale di San Giovanni Rotondo testimonia "l’importanza della donazione degli organi come gesto di grande solidarietà capace di permettere il miglioramento della qualità della vita di persone con malattie altrimenti incurabili". Ed anche in questo caso "un ringraziamento particolare è rivolto a tutti coloro che si sono attivamente adoperati perché si realizzasse la volontà e la luminosa generosità dei congiunti della persona deceduta di donare gli organi".  

di Redazione 


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