San Giovanni Rotondo, buone notizie dal Centro Padre Pio: meno contagi e reparto covid sempre più attivo
La Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus emette il suo terzo “bollettino” di aggiornamento dati sulla situazione emergenziale. Sono pervenuti i risultati dei tamponi effettuati dal SISP ad assistiti e dipendenti del Presidio Territoriale di Recupero e Rieducazione Funzionale “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo.
DATI INCORAGGIANTI. I risultati – a quanto si apprende dal comunicato – sono notevolmente incoraggianti: sono soltanto 9 gli assistiti attualmente positivi, su n. 51 ricoverati; 7 gli assistiti che si sono negativizzati presso il “Reparto Covid-19” de “Gli Angeli”; zero, per fortuna, i dipendenti positivi su circa 110 in servizio. Quindi, permangono solo due dipendenti positivi registrati durante lo screening della volta precedente.
“AZIONI STANNO PAGANDO”. Per i Presidi presenti sul Territorio, inoltre: non risultano assistiti attualmente positivi su migliaia di accessi; 7 dipendenti positivi, già registrati durante gli screening precedenti su circa 360 dipendenti; 6 dipendenti in attesa di tampone. Per il Direttore dell’Area Sanitaria della Fondazione e Direttore Sanitario del Presidio “Gli Angeli di Padre Pio”, Dott.sa Serena Filoni: “Le azioni messe in campo, il sacrificio di utenti, famigliari e operatori stanno pagando. Con notevoli difficoltà, tensioni, paure, ma alto senso del dovere e di appartenenza, ci siamo ritrovati tutti in un abbraccio virtuale per sconfiggere la bestia e il dolore che sta procurando”.
SERVIZIO IN PRIMA LINEA. Sempre nel comunicato stampa, il Direttore Filoni continua: “Per questo, non smetterò mai di ringraziare di cuore tutto il personale che sta prestando servizio in prima linea, senza benefit, senza premi, senza rinnovi contrattuali perché per loro, a sentire le Istituzioni che ci governano, ‘soldi non ce ne sono’. Che umiliazione… Noi, intanto, ogni giorno, ogni notte preghiamo Dio e San Pio che ci diano la forza di resistere e di proteggere tutti, ma in maniera particolare di allontanare lo spettro del contagio dalle persone più fragili”.
IL REPARTO COVID. Infine, fanno sapere dal centro di riabilitazione che è sempre più funzionante il Reparto di Riabilitazione Covid-19. Quest’ultima è operativo in: disabilità neuromotorie; disabilità ortopediche; disabilità cardiologiche; disabilità cognitive e psicologiche. “Nella fase acuta – specificano dal centro – caratterizzata principalmente da disturbi respiratori, la gestione del paziente prevedrà frequenti cambi di postura e l’utilizzo di tecnologie particolari in dotazione alla struttura. Dopo la fase critica, bisognerà pensare alle conseguenze muscolo-scheletriche legate al prolungato allettamento; a normalizzare la nutrizione e a dedicarsi alla sfera cognitivo-emotiva. Col tempo, bisognerà invece affrontare le problematiche psichiatriche: disturbi da stress-post traumatico, ansia e depressione non solo per gli utenti ma, ahimè, anche per gli operatori”.
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