Ombrelloni "segnaposto" a San Menaio, Sciscio avverte: "E' occupazione abusiva, portateli via a fine giornata"
Tolleranza zero contro l'ombrellone "segnaposto". Ad annunciarlo è il sindaco di Vico del Gargano, Raffaele Sciscio, che sottolinea come anche quest'anno, sulla spiaggia di San Menaio, si stia verificando il fenomeno di occupazione abusiva del demanio marittimo.
IL SEQUESTRO. "È iniziato il solito selvaggio posizionamento permanente di ombrelloni e spiaggine cosiddetto 'segnaposto' - spiega il primo cittadino -. Tale pratica viola palesemente l’ordinanza balneare emessa dalla Regione Puglia per la stagione estiva 2024. Lo scorso anno ho provveduto ad effettuare il sequestro di circa 180 ombrelloni posizionati in spiaggia libera in modo permanente".
IL RISETTO. "Inoltre - prosegue Sciscio -, la predetta situazione rende impossibile il passaggio del mezzo per la pulizia dell arenile.
Detto ciò, e al fine di evitare nuovamente che gli ombrelloni vengano asportati dalle forze dell’ordine, si invitano gli avventori del litorale, terminata la giornata di mare, ad asportare la loro attrezzatura integralmente. Tale comportamento è irrispettoso delle persone che non risiedono a San Menaio ma che comunque vogliono passare una giornata di mare nelle nostre spiagge libere.
Spero nel vostro buonsenso".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.