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San Nicandro Garganico, reclutava gli stranieri nel proprio “laboratorio di droga”

Dopo gli arresti dello scorso ottobre, preso il vero responsabile dello smercio

I Carabinieri della Stazione di San Nicandro Garganico hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, nei confronti Vincenzo Cipriani, con precedenti di polizia.

UN FURGONE BIANCO ANDAVA A PRENDERE GLI STRANIERI. Alla base, il blitz dell’ottobre scorso, quando i Carabinieri scoprirono un vero e proprio laboratorio per la preparazione della marijuana, localizzato in una zona impervia del comune di San Nicandro Garganico: un casolare ormai in disuso da anni, i cui locali erano stati allestiti con tutto il necessario per l’essicazione ed il confezionamento della droga. Le indagini, dopo vari pedinamenti e osservazioni, avevano permesso agli agenti di individuare un gruppo di cittadini stranieri dimoranti nel territorio di Lesina che ogni giorno si riunivano in orario mattutino attendendo l’arrivo di un furgone bianco sul quale salivano per recarsi in San Nicandro, per fare poi ritorno a Lesina solo in tarda serata.

600 ARBUSTI DI CANNABIS SATIVA. Una circostanza che aveva insospettito i militari, tanto da portarli a localizzare la masseria in questione. In quell’occasione, nel corso della perquisizione all’interno dello stabile furono rinvenuti circa 600 arbusti di Cannabis Sativa, 20 kg circa di marijuana già essiccata e pronta per il confezionamento nonché un fucile da caccia risultato provento di furto. Dalle analisi di laboratorio effettuate, veniva stabilito che dai circa 600 kg complessivi di droga sequestrata, secondo le tabelle ministeriali si sarebbero potute ricavare circa 430.000 dosi, per un valore di oltre 2 milioni di Euro.

A CAPO DI TUTTO. Dopo il blitz di ottobre, pertanto, che portò all’arresto di 7 cittadini stranieri, i militari hanno proseguito nelle indagini dalle quali è emerso che non soltanto l’immobile adibito a laboratorio era in uso al Cipriani, ma che era lui stesso a reclutare e condurre i cittadini stranieri presso la masseria, nonché a dar loro precise istruzioni su come comportarsi e cosa dire in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Sulla base di quanto emerso, l’autorità giudiziaria ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo, tradotto presso il carcere di Foggia, dovrà rispondere di produzione e detenzione di sostanza stupefacente, nonché di ricettazione di arma da fuoco clandestina.

di Redazione 


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