San Paolo, si fa festa al quartiere Cep: musica, cibo, tradizioni e religione
Il 29 giugno è sempre un momento di grande festa per la zona del Quartiere CEP a Foggia. Nel giorno del santo patrono, infatti, tutto il quartiere scende in piazza per omaggiare, in preghiera, una delle figure più carismatiche della storia ecclesiastica dell’era cristiana, ma anche per fruire dei servizi che la Parrocchia San Paolo Apostolo stessa offre. Occasione, questa, per permettere a tutti gli abitanti della zona di stare insieme e di respirare un clima di condivisione e di gioia.
LE TRADIZIONI. Come spesso accaduto negli ultimi anni, la festa non si è ridotta soltanto all’espletamento delle funzioni del giorno, in sé, ma è partita molto prima con un ricco programma che ha permesso di unire la cultura ai giochi per bambini, alla condivisione dei genitori e di tutti i parrocchiani.
IL PROGRAMMA. C’è stato il Grest, infatti, con cui i ragazzi hanno giocato e meditato allo stesso tempo e con lo stesso entusiasmo, ma soprattutto il triduo di preparazione alla festa, dal 26 giugno, arricchito dalle meditazioni bibliche di suor Elena Bosetti, una delle maggiori bibliste italiane, suora pastorella, già insegnante alla Gregoriana di Roma, collaboratrice del card Martini, per tanti anni invitata al programma della Rai “A sua immagine”. I lavori del Grest si concluderanno con l'esibizione dei ragazzi in uno spettacolo medioevale, infine lo spettacolo finale in cui si esibirà il gruppo musicale “Fuori linea band”.
LA FESTA. Per le serate del 28 e 29 giugno, infine,
l'Oratorio San Paolo e l'Azione Cattolica parrocchiale hanno organizzato la
preparazione di panini e prelibatezze, anche vegane, per favorire la
convivialità e sostenere le opere parrocchiali e dell'Oratorio stesso.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.