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San Severo, un fallimento il Bike Sharing. Rimosse le 48 biciclette vandalizzate
Lo sconforto del sindaco Gianfranco Savino
“Abbiamo pensato anche su diverse sollecitazioni pervenute da parte dei cittadini di rimuovere quanto restava della bici e purtroppo anche di un’ottima idea che consentiva a tutti di poter usufruire gratuitamente di un prezioso servizio che purtroppo una piccola parte della nostra comunità non ha ben compreso e che con atti di vandalismo ha reso praticamente inservibili le bici”. Così il sindaco di San Severo, Gianfranco Savino, annuncia che è stata completata la rimozione e la pulizia di quanto restava del servizio Bike Sharing, avviato senza successo dalla precedente amministrazione comunale.
RIMOSSE LE 48 BICICLETTE - Seguendo l’esempio di quanto avvenuto anche a Foggia, una serie di postazioni erano distribuite per la città per favorire per il noleggio delle biciclette pubbliche e, di conseguenza, l’utlizzo dell’ecologico mezzo di trasporto per gli spostamenti. In tutto, 48 biciclette con chiavi codificate ed accessori. Ora, però, il Comune ha provveduto alla rimozione, resa “necessaria perché le biciclette, prese di mira negli anni da piccoli atti vandalici, erano ormai inservibili ed in alcune circostanze costituivano situazione di pericolo o quantomeno di disagio per gli utenti che, con le proprie bici, cercavano un punto di appoggio alle numerose rastrelliere dislocate in città”.
LE RASTRELLIERE - Del Bike Sharing, dunque, restano solo le 12 rastrelliere, “ripulite e rimesse a nuovo”, ed “ora a disposizione di tutti e fruibili per l’utilizzo. Sono alla studio – conclude il sindaco Savino - da parte degli uffici competenti altre azioni al fine di incentivare l’uso di un mezzo di locomozione come la bicicletta sano, economico, pulito, rispettoso per l’ambiente e silenzioso ed anche utilissimo per il miglioramento della salute individuale”. Ma intanto, ulteriori soldi pubblici sono stati spesi invano. Un ulteriore spreco di cui avremmo fatto tutti volentieri a meno.
di Redazione
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