San Severo, uno evade dai domiciliari e crea il panico in un negozio, un altro fa il bullo con i carabinieri
Arrestati nell'ambito dei controlli straordinari del territorio
In concomitanza con la grave situazione in termini di legalità e ordine pubblico che San Severo sta vivendo in queste settimane, proseguono i servizi straordinari di controllo del territorio nella città dell’Alto tavoliere da parte dei carabinieri della Compagnia locale coadiuvati dai militari della Compagnia di intervento operativo di Bari. Numerosi i posti di controllo effettuati sul territorio e le perquisizioni operate.
San Severo: due i casi più eclatanti in cui sono stati costretti a intervenire i carabinieri, con conseguanti arresti.
PANICO NEL NEGOZIO PER UN PAIO DI SCARPE. Matteo Cercone, classe ’76, è stato arrestato per evasione e tentata rapina. L’uomo, agli arresti domiciliari, è uscito di casa e si è presentato in un negozio di San Severo: dopo aver preteso con minacce la consegna di un paio di scarpe, ha infranto con un pugno il finestrino posteriore dell’autovettura del titolare dell’esercizio. Non contento si è reso responsabile di una colluttazione con il figlio del titolare del negozio, riportando infine una leggera contusione al piede sinistro. L’arrestato è stato dunque ricoverato presso l’ospedale di Foggia dove è tuttora piantonato.
FA IL BULLO CON I CARABINIERI PER UNA DONNA. Maurizio Cologno, 45 anni, invece, è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di resistenza a pubblico ufficiale commessa in regime di sorveglianza speciale. L’episodio risale al 22 luglio scorso quando i carabinieri hanno fermato una donna alla guida di un veicolo sprovvisto di copertura assicurativa. La donna, insofferente al controllo, ha chiamato Cologno, suo conoscente, con l’intento di farsi aiutare ad interrompere l’operato dei militari. Il 45enne è giunto sul posto e ha iniziato a minacciare i militari con l'intento di intimidirli ed evitare la contravvenzione e il sequestro del veicolo alla donna. I carabinieri, così, hanno proceduto non solo alla contestazione della contravvenzione e al sequestro dell'auto, ma hanno denunciato i due per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. In considerazione della condotta del Cologno, aggravata dall’avere commesso il fatto mentre si trovava sottoposto alla sorveglianza speciale di polizia, l’Autorità giudiziaria ha emesso l’odierno provvedimento restrittivo.
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