Blitz in un "coffee shop" adibito a piazza di spaccio: tre arresti
La Polizia di Stato, nell’ambito di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di San Severo, ha tratto in arresto tre persone, sottoposte alle indagini preliminari per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' stata infatti accertata l’incessante e continuativa attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti, gestita con una organizzazione simile alle attività commerciali lecite e, la sera del 3 marzo, è stato sottoposto a sequestro preventivo un manufatto abusivo adibito a piazza di spaccio e organizzato come una sorta di coffee shop, in cui i "clienti" avevano la possibilità di consumare la sostanza stupefacente di volta in volta acquistata.
LA VIDEOSORVEGLIANZA. La “saletta” di spaccio era provvista di sistemi di sicurezza e di video sorveglianza operativi H24, attraverso microtelecamere esterne sottoposte a sequestro penale, con presenza di “vedette” e di una stufa accesa proprio in caso di improvvisi controlli da parte delle Forze dell'ordine. E infatti, al momento dell’irruzione da parte del personale della Squadra Mobile, le persone arrestate avevano tentato di nascondere ogni traccia, bruciando la sostanza stupefacente e parte del materiale utile al confezionamento. Tuttavia, è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro penale, non solo diverso materiale utile per il confezionamento della sostanza stupefacente con una somma di denaro di circa 1.250 euro, provento dell’attività di spaccio ma, a seguito di un’accurata perquisizione e ricerca, accanto alla stufa ardente è stato possibile sequestrare un paio di palline già confezionate di mezzo grammo di cocaina.
IL SEQUESTRO. All’interno del locale, sono stati identificati tre assuntori di sostanza stupefacente e arrestati due soggetti, gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente.
Inoltre, per lo stesso reato è stato tratto in arresto un altro soggetto, già condannato con sentenza definitiva per reati analoghi e sottoposto agli arresti domiciliari, perché alla vista degli operatori tentava di disfarsi della sostanza stupefacente detenuta, gettando dalla finestra un involucro contente 62 grammi di eroina. A seguito della perquisizione domiciliare, si è provveduto al sequestro, a carico dell’indagato, della somma di 5.698,60 euro, suddivisa in varie banconote.
A carico dei soggetti è stata disposta dalla competete A.G. la traduzione presso la locale Casa Circondariale.
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