Spacciavano droga durante il lockdown: la "base" era casa di un pregiudicato ai domiciliari
L’indagine si è concentrata nel periodo che va da febbraio a maggio 2020, caratterizzato tra l’altro dalle restrizioni dovute al coronavirus. Eppure, le attività di compravendita non si sono mai arrestate. Spacciavano droga anche durante il lockdown i tre – tra i 23 e i 20 anni -, arrestati a San Severo nell’ambito dell’operazione denominata “Labyrinth”, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha interessato un giro di spacciatori operanti in San Severo, dediti alla compravendita di sostanza stupefacente del tipo eroina, hashish e cocaina.
IL SEQUESTRO. Le attività di indagine – coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia - sono iniziate a seguito di un sequestro a carico di ignoti di sostanza stupefacente, rinvenuta in una strada del centro cittadino; i successivi servizi di osservazione hanno permesso di acclarare che detto luogo era frequentato da giovani provenienti, anche da fuori città, probabili acquirenti di sostanza stupefacente.
IL ‘PASSEGGIO’. Dall’attività di osservazione, è stato appurato un viavai di persone dalla casa di un pregiudicato, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, il quale, nonostante tale condizione, utilizzava la sua abitazione come base operativa, servendosi di altri soggetti per cedere lo stupefacente, mantenendo contatti con numerosi acquirenti che provenivano anche dal Molise e dal Gargano.
I PROVVEDIMENTI. Alle attività tecniche sono stati affiancati appostamenti e pedinamenti sul territorio, culminati con sequestri di sostanza stupefacente ( hashish, cocaina e eroina), per un totale di 180 grammi. Con gli odierni provvedimenti restrittivi, due spacciatori sono stati sottoposti alla detenzione domiciliare, mentre un terzo è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia, in regime carcerario. Per i medesimi reati sono stati denunciati anche altre 7 persone, di cui 3 minorenni, segnalati alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari. Inoltre, nell’ambito dell’attività, sono stati segnalate alla Prefettura 15 persone, quali assuntori di sostanza stupefacente.
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