Incendio in villa a San Severo, distrutto chiosco. La rabbia del sindaco: "Sconcertati"
Un incendio ha distrutto questa notte gran parte del chiosco Villando della Villa Comunale di San Severo.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme e le Forze dell’ordine che indagano sull’accaduto.
“Assistiamo ancora una volta basiti e sconcertati ad un episodio davvero triste – commenta il sindaco Francesco Miglio – sul quale faranno luce gli investigatori. Per intanto il chiosco, o meglio tutta la parte destinata ad ospitare i frequentatori piccoli e grandi della villa comunale, è andato distrutto. Esprimo a titolo personale e per conto dell’intera Amministrazione Comunale la più ferma condanna per l’accaduto e la più convinta solidarietà ai gestori del chiosco che, evidentemente, contavano molto sull’attività lavorativa dopo il lungo periodo di chiusura".
LA DELINQUENZA SPICCIOLA. Poi, l'appello. "Questa triste vicenda mi spinge a lanciare un appello forte e chiaro al mondo associazionistico locale - sportivo, sociale, culturale -, a presentare con immediatezza al Comune proposte per l’organizzazione di iniziative di vario genere, ludiche, ricreative, d’intrattenimento: dobbiamo rendere più vivibile, vissuta e frequentata la villa, specie nelle prossime settimane, e mi riferisco in particolare ai mesi di agosto e settembre. Una maggiore presenza potrebbe decisamente contribuire a tenere lontano dal nostro storico polmone verde ragazzi male intenzionati e la delinquenza spicciola. Le proposte saranno immediatamente valutate”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.