San Severo, scoperta una piantagione di marijuana con oltre 7000 piante
La Polizia di San Severo ha tratto in arresto quattro persone per il reato di detenzione, coltivazione e produzione di sostanza stupefacente.
LA PIANTAGIONE. Nel corso del servizio, in una contrada ai confini del territorio di San Severo e San Marco in Lamis, gli agenti hanno notato la presenza di una vasta piantagione con oltre 7000 piante di marijuana con relativo sistema di irrigazione. Le quattro persone successivamente arrestate sono state sorprese mentre erano intente a raccogliere le piante e nelle operazioni di “cimatura” , ovvero quelle riguardanti la lavorazione della pianta in prodotto finito pronto per essere confezionato. A conferma che i quattro fossero dedite alle attività di produzione della droga, a seguito di perquisizione nell’area ove erano presenti anche alcuni casolari, è stato trovato anche materiale per il confezionamento e l’imballaggio necessario per confezionare lo stupefacente e trasferirlo per la successiva vendita oltre a droga essiccata del tipo marijuana prodotto della lavorazione delle piante.
IL SEQUESTRO. In tutto sono state sequestrate circa 7000 piante di marijuana e oltre 570 kg di droga essiccata che avrebbe fruttato al dettaglio oltre 600.0000 euro; le piante sono state estirpate dagli agenti e portate in un deposito. Le persone sono state accompagnate presso il locale Commissariato ed arrestate e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria portate in carcere.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.