San Severo, sequestrati beni per un milione di euro a pregiudicato: in azione il “codice antimafia”
Dal 2006 al 2015, 486 mila euro non dichiarati
Nella mattinata di ieri, 15 giugno, a San Severo, militari della Guardia di Finanza-Compagnia di San Severo ed agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza della Questura di Foggia, a seguito di complesse indagini patrimoniali svolte dagli specialisti della Guardia di Finanza e di accurati accertamenti svolti dalla Polizia di Stato, hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento, disposto dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore, di sequestro del patrimonio del sanseverese Matteo Notarangelo, classe 1956, soggetto gravato da numerosi precedenti penali e di polizia.
“CODICE ANTIMAFIA”. Nel dettaglio sono stati sequestrati 10 immobili, 2 società con relativi beni aziendali, 7 automezzi e 14 rapporti bancari per un valore di circa 1 milione di euro, risultati nella disponibilità del soggetto, considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, denotanti una spiccata dedizione al crimine fin dal 1993 quali associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, insolvenza fraudolenta, bancarotta e reati tributari.
486 MILA EURO NON DICHIARATI. Gli inquirenti hanno rilevato – come si legge sulla nota ufficiale – “l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del proposto rispetto alla propria capacità reddituale”. Nello specifico, gli accertamenti hanno evidenziato una sperequazione tra i redditi dichiarati ed investimenti sostenuti pari a circa € 486.000,000 nel periodo compreso tra il 2006 e il 2015. Gli accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato hanno inoltre consentito di evidenziare la pericolosità sociale del soggetto, basata sull’esame complessivo della personalità dello stesso, alla luce dei numerosi precedenti di polizia e penali e delle reiterate frequentazioni del predetto con pregiudicati.
PERDITA DI IMMAGINE E DI PRESTIGIO. “Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata e diffusa – fanno sapere dalla Questura e dalla Guardia di Finanza – da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una ‘perdita di immagine e di prestigio’ agli occhi dei loro sodali”
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.