Saracinesche abbassate per protesta: i centri commerciali "chiudono per riaprire"
Contro le disposizioni per i weekend
Saracinesche abbassate per protesta. Martedì 11 maggio alle ore 11, trentamila negozi e supermercati dei 1.300 centri commerciali d’Italia manifesteranno contro le chiusure nei weekend con il gesto simbolico, appunto, di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. Sempre nella giornata di domani, una delegazione dei vertici delle Associazioni del commercio sarà presente a Roma per un confronto con alcuni esponenti politici sulla questione delle riaperture.
LA CRISI. Per dire “no” alle persistenti chiusure nelle giornate festive e prefestive, al GrandApulia ha già aderito il 65% dei punti vendita.
L'iniziativa, promossa dalle associazioni del commercio ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, intende anche ribadire la sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, sin dall'inizio della pandemia, hanno adottato protocolli rigorosi, evitando l’insorgere di focolai. Dall'inizio dell'emergenza, il settore dei centri commerciali si è impegnato in un dialogo costruttivo con il Governo, anche mettendo volontariamente e gratuitamente a disposizione 160 strutture sul territorio nazionale per la creazione di hub vaccinali.
Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa.
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