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Sartoria del Gusto in musica: è l'ora "cosmotropica" degli Akkura

La band palermitana sbarca a Foggia, in vico Ciancarella, con i brani del suo ultimo disco, tra tradizione italiana e sonorità esotiche

Concerto per palati fini venerdì 17 giugno, alle 21, in una delle cornici più suggestive del centro storico del capoluogo dauno, vico Ciancarella, dove la Sartoria del Gusto (il bistrot foggiano ormai instradatosi sul virtuoso binario dei live inediti e gratuiti sotto le stelle) propone l’interessante, profondo, a tratti scanzonato, cantautorato degli Akkura, band palermitana piuttosto nota nel circuito dell’indie italiano, con alle spalle tanti concerti in Italia e all’estero e parecchie collaborazioni di rilievo, tra cui quelle con il leggendario chitarrista Arto Lindsay, e due dei più autorevoli rappresentanti della nuova scena brasiliana, Moreno Veloso e Domenico Lancellotti.

COSMOTROPICO. Tra gli altri brani, gli Akkura proporranno, domani sera, al pubblico della Sartoria del Gusto, i pezzi del loro nuovo album, il quarto, e cioè “Cosmotropico”, un disco gioioso, una manciata di brani in technicolor per raccontare il proprio “cosmo-tropico”. La scrittura è creativa, melodie cristalline che si intrecciano con influenze seventies africane, cenni di tradizione italiana e il Sud America degli anni '60, il tutto arrangiato con strumenti analogici e sonorità floreali.

LA MUSICA E I TESTI. “Cosmotropico” è un album dinamico, con influenze che vanno dal roots giamaicano (“Fame e sete”), ai temi in chiave “space” (“Daubaidesì”), dalla canzone italiana (“La Sera”, “Reminiscenza”), andando fino al “Graceland” di Paul Simon (“Peresoso”) e ai Vampire Weekend, sempre più vicino ad un'Africa, mai come oggi, così suggestiva e contemporanea. Anche intorno ai testi delle canzoni, l'album vive di contrasti tra libere ispirazioni non-sense e incursioni nella vita privata, tra invocazioni oniriche, poetiche e i prestiti in lingua dall'inglese o dal portoghese.

di Redazione 


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