Satira. 10 domande semi-serie sul referendum sulle trivellazioni
Avete saputo che c'è un referendum sulle trivellazioni ma non avete capito bene su cosa si vota? Servirebbe una guida precisa e indipendente, se la trovate mi mandate un link? Io mi limito ad una decina di domande (e risposte) cretine...
1. Quando si vota? Domenica 17 aprile, tranquilli ho controllato io, c'è Foggia-Akragas.
2. Perché sia gli attivisti del SI che del NO iniziano con “ti stanno nascondendo la verità” e poi iniziano a dire un sacco di fesserie?
3. La segreteria del PD ha invitato a non andare a votare. Significa che l'euro te lo danno se stai a casa o che pensano di cavarsela gratis?
4. Perchè tutti ripetono sta cosa delle 12 miglia marine? Perchè quando si tratta di mare dobbiamo parlare di miglia e non chilometri? E' come se dicessero che per comprare una birra sulla spiaggia si paga in sesterzi...
5. Ma se il Governo dice che è il referendum è troppo costoso non poteva accorparlo con le amministrative? Certo, ma poi come facevano a dire che erano soldi buttati?
6. Un mio amico ha scritto: Voi che votate SI siete contro la modernità. Che volete rinunciare alla macchina e al forno elettrico? Tornare a quando si andava in bici e si cucinava il pesce alla brace sulla spiaggia? Foss'a madonn!
7. Ci sono i rappresentanti di lista? Si ma sono solo due, uno per il SI e uno per il NO, quindi se vuoi farti nominare e risparmiarti un giorno di lavoro ti tocca iniziare a muoverti...
8. Dove si vota? Nelle solite scuole. In pratica i più contenti sono i ragazzi e i professori che si fanno un week end più lungo...
9. Perchè dobbiamo votare su un questito molto tecnico su cui non ci capiamo niente? Perchè secondo te in Parlamento quando votano le leggi ci capiscono qualcosa?
10. Perchè il PD è spaccato tra SI, NO e Astensionisti? Perchè tre posizioni sono disponibili, se fossero state di più si sarebbero divisi meglio...
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.