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#Satira Max Gazzè è diventato cittadino onorario di Vieste. Ora deve pagare addizionale Irpef e Tasi

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#Satira Max Gazzè è diventato cittadino onorario di Vieste. Ora deve pagare addizionale Irpef e Tasi

Foggia Vocc'Aperta Week News, riassunto semi-serio della settimana

Non c'è campagna elettorale che tenga, la settimana di Sanremo è dedicata a Sanremo, per qualche giorno smettiamo di essere pensatori politici o allenatori calcistici e diventiamo tutti musicisti, arrangiatori e stilisti. E poi quest'anno c'è anche un pizzico di Foggia nella manifestazione canora...

PIZZOMUNNO. Max Gazzè ha scritto una bellissima canzone sulla leggenda di Cristalda e Pizzomunno. Alzi la mano chi la conosceva. Dite che una cosa buona che le uniche leggende garganiche che conosciamo bene sono quelle dei mafiosi? E se chiedessimo a Cristicchi di scrivere una canzone su Umberto Giordano e a Noemi un pezzo su Federico II? Comunque hanno fatto bene a dargli la cittadinanza onoraria di Vieste. Ora deve pagare addizionale Irpef, IMU e Tasi. E scegliere se votare Cera o i leghisti terroni.

FAVINO. Ma non c'è solo Gazzè. Ho letto che Favino ha parenti foggiani. E infatti ha voluto rendere omaggio alle sue origini con alcune gag che avevo sentivo negli anni '90 nelle scenette degli animatori nei campeggi di Mattinata... Quella dei coristi, che forse voleva essere un omaggio, se l'avesse vista Bud Spencer l'avrebbe riampito di pugni.

GLI ALTRI. Ma anche il cantante delle Vibrazioni ha i genitori della Capitanata, per non parlare di Ron che canta una canzone di Lucio Dalla, garganico d'adozione. E per finire con l'ospite Piero Pelù che sta con Gianna Fratta. Ma che musica ascoltano in macchina quei due quando escono?

LE ELEZIONI. Impossibile non riconoscere un po' di riferimenti politici nella manifestazione. Innanzitutto per votare si paga 51 centesimi, però non devi cercare il certificato elettorale, scendere da casa e fare la fila. E poi puoi scegliere tra 20 candidati, senza capilista e collegi. E infine chi vince è il campione senza dover fare accordi con gli altri. E se sostituissimo il Rosatellum con il Sanremellum?

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di Sandro Simone


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