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Scacco allo spaccio in Capitanata: sette arresti nel blitz "Andromeda III"

E' la 'fase tre' dell'operazione che ha contato, in tutto, 40 arresti

Otto persone sono finite in manette all’esito di una operazione di polizia che, secondo gli inquirenti, contribuirà da una parte ad arginare lo spaccio di stupefacenti in città e dall’altra ad imporre una brusca frenata alla violenta escalation criminale di questi ultimi tempi. All’alba di oggi, la squadra mobile ha sgominato un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti in tutto il capoluogo dauno ma con addentellati e ramificazioni anche nel resto della provincia. Si tratta della fase finale dell'operazione ‘Andromeda’, che ha contato – nel complesso - quaranta arresti (18 in “Andromeda I”, nel settembre del 2010, e 15 in "Andromeda II", nell’agosto di quest’anno).
LE INDAGINI. Le differenti fasi investigative hanno consentito, in una strategica calibrazione di obiettivi di medio e lungo periodo, di colpire con rapidità i principali soggetti dediti allo spaccio nei quartieri maggiormente a rischio del capoluogo, contestando reati in materia di stupefacenti di differente entità e livello: dalla semplice cessione alla disarticolazione di vere e proprie associazioni. Con il blitz “Andromeda III”, si è riusciti non solo ad arginare lo spaccio di sostanza stupefacente in città, ma anche ad evitare che le personalità criminali coinvolte dessero vita ad una violenta lotta per il predominio del territorio in materia. Principali ingranaggi dell’organizzazione oggetto del blitz odierno erano i foggiani Gianluca Tizzano e Claudio Soccio, entrambi vittima di omicidio lo scorso anno. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, infatti, Tizzano sarebbe stato ucciso proprio per problematiche attinenti alla “gestione” dello stupefacente. La sua colpa quella di essere diventato il punto di riferimento per numerosi tossicodipendenti e piccoli spacciatori, ai quali cedeva direttamente la droga, oppure tramite alcuni fidati complici, utilizzando come base operativa un chiosco nei pressi della centrale via Silvio Pellico.
IN MANETTE. Le indagini sul suo omicidio hanno permesse alla squadra mobile di individuare quali fossero i suoi fornitori principali (come Alessandro Scopece, Gioacchino Frascolla e lo stesso Soccio) e di allargare il raggio di azione sul fenomeno. Le ordinanze di custodia cautelare portano le firme della procura di Foggia e della Dda di Bari e sono state eseguite nei confronti di sette soggetti (l’ottava persona, B. M., è attivamente ricercata), tutti pregiudicati. Si tratta di  Antonio Rubano, di 31 anni, Francesco Monteseno, di 42, Enea Stango di 35, Michele Russo, di 37, Gioacchino Frascolla e Alessandro Scopece entrambi di 27 anni ed il 23enne Francesco Ciminiello.

di Redazione 


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