Dopo lo “sconfinamento” in Germania, il Carpino folk festival riparte da Rodi Garganico. Domani la rassegna fa tappa nel centro di Rodi Garganico, che dalle 21 ospita il “Progetto Suoni di Sotto - Musiche di Tradizione Meticcia”
IL PROGETTO. Per perpetuare la crescita in coscienza e per ritessere i fili della propria memoria sei figli della comunità garganica continuano a vivere il territorio insieme alla generazioni precedenti documentando la memoria orale di storie e canti, agendo come operatori culturali nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio popolare e promuovendo come suonatori l'aggregazione sociale del territorio. Nato da un'intesa musicale di elementi, alcuni dei quali di impostazione accademica, che hanno saputo mescolare tradizione e innovazione, "Suoni di Sotto" è il laboratorio di musica popolare voluto dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival.
GLI ARTISTI. Il live dei "Suoni di Sotto" è un viaggio alla scoperta di melodie passate che gli artisti, seppur provenienti da tradizioni musicali diverse, hanno saputo vestire di eleganza e modernità. Luciano Castelluccia, direttore artistico del festival e coinvolgente front-man del progetto, suonatore di percussioni e creatore di effetti speciali. Antonio Manzo, con le sue trenta tammorre scandisce il ritmo di tarantelle, pizziche e tammurriate. Antonio Pizzarelli, le cui melodie riecheggiano tra il flebile e l'acuto suono del flauto e il carattere forte e deciso del clarinetto. Antonella Gallo, la cui voce dimostra di avere capacità compositive originali interpretando la musica tradizionale con convinzione reggae, una maniera del tutto nuova, contaminando così il sound popolare con sonorità funk e jazz. Vincenzo Aniello, che ha saputo mettere i sui accordi classici al servizio della musica popolare. Giovanni delle Fave, fisarmonicista, che pur avendo da poco sposato la musica popolare, le è ormai completamente devoto.