Stampa questa pagina

ScenAperta dà il via a "Air raid shelter"

Parte il laboratorio teatrale sulle vittime dei bombardamenti del '43

Negli ultimi mesi, grazie all'istituzione spontanea del comitato cittadino “Un monumento in ricordo delle vittime del '43 a Foggia” da parte di un gruppo di persone di spiccata cultura e sensibilità, è finalmente salita l'attenzione e si stanno finalmente diradando polvere e calcinacci sul ricordo di uno degli avvenimenti più tragici della storia di Foggia, finora colpevolmente dimenticato dal tessuto politico e culturale della città: i bombardamenti alleati che sventrarono il capoluogo dauno causando la morte di migliaia di nostri concittadini. Argomento al quale la nostra testata, percependo il risveglio in città di questa nuova sensibilità, ha dedicato un'apposita rubrica, e cioè Foggia Città Martire.
IL LABORATORIO. Ebbene ora nasce anche un'altra apprezzabile iniziativa per non dimenticare quella tragica estate del 1943: un laboratorio di teatro civile a cura dell'associazione ScenAperta (affiliata F.I.T.A.) e del suo direttore, l’attore e regista Tonio Sereno, anche membro fondatore del comitato cui abbiamo accennato sopra.
Il progetto, gratuito e aperto a tutti, si avvale (per l'alto valore civico che veicola) del patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e della partnership del Forum Giovani Foggia, che ha messo a disposizione la propria sede di piazza Mercato per la realizzazione dell’iniziativa.
Il laboratorio teatrale prenderà il via il 5 ottobre per tenersi tutti i venerdì, dalle 18 alle 21, fino a maggio 2013, mese in cui (in occasione dei 70 anni da quella drammatica estate foggiana) il gruppo di partecipanti guidati da Sereno porterà in scena il saggio “Air raid shelter”, letteralmente”Rifugio anti-aereo”.
AIR RAID SHELTER. L’azione teatrale prenderà le mosse dalla documentazione scritta e dalle testimonianze orali attualmente disponibili sulla vicenda storica (agli incontri del laboratorio è previsto e auspicato l'intervento degli anziani che quelle bombe le videro cadere sulle proprie teste) per poter ricostruire sulla scena il racconto di quelle ore del 18 settembre 1943, giorno dell’ultima incursione aerea su Foggia. Ore di permanenza forzata in ripari di fortuna prima di poter rientrare a casa.
Attraverso la finzione scenica gli attori racconteranno gli anni della guerra, le paure, la distruzione, la fame, lo sciacallaggio, lo sfollamento, i sogni e la voglia di tornare a vivere di una popolazione, quella foggiana, che si trovò, quasi inconsapevolmente, ad affrontare l’estate più tragica della propria storia.
Info ed iscrizioni: scenapertafg@libero.it; tel 339-5950977

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload