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Per il Viminale, Landella e altri 9 consiglieri responsabili dello scioglimento per mafia: chiesta l’incandidabilità

Nella lista figura anche l’ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino

Il Ministero dell’Interno ha trasmesso al tribunale di Foggia la relazione di scioglimento del comune per mafia chiedendo di pronunciare l’incandidabilità dell’ex sindaco Franco Landella e di altri nove ex consiglieri: Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Leonardo Iaccarino, Liliana Iadarola, Erminia Roberto, Bruno Longo, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura.

L’INCANDIDABILITA’. Secondo il Viminale sono i dieci componenti della maggioranza di centrodestra i responsabili delle condotte che hanno causato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose al Comune di Foggia. Nel caso in cui l’incandidabilità dovesse essere dichiarata con provvedimento definitivo, ciascuno di loro non potrà candidarsi alle elezioni per la Camera dei deputati, per il Senato della Repubblica e per il Parlamento europeo nonché alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, nei due turni elettorali successivi allo scioglimento. Toccherà, ora, al tribunale valutare la sussistenza degli elementi per l’applicazione dell’interdizione. La prima udienza è fissata il prossimo 14 dicembre.

di Redazione 


 COMMENTI
  • Grazia

    29/10/2021 ore 23:08:12

    Hanno svergognato una città capoluogo questi malviventi!
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