Sicurezza, turni, ferie e stipendi: manca l'accordo, scioperano i lavoratori della vigilanza all'ospedale
Mobilitazione al Riuniti di Foggia
Uno sciopero del personale addetto alla vigilanza armata e al portierato dell’Azienda ospedaliero universitaria Riuniti di Foggia con relativo sit-in dinanzi la struttura è stato indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, appalto detenuto dalle aziende Cosmopol e Nuova Italpol.
Una vertenza che va avanti da tempo e a nulla sono valsi gli incontri tra le parti per avere risposte definitive sulle tante criticità denunciate dal sindacato.
LE RAGIONI. “Abbiamo proclamato lo sciopero perché sono state insoddisfacenti le dichiarazioni delle aziende all’ultimo tentativo di conciliazione svolto presso la Prefettura lo scorso 30 marzo”, affermano Filcams, Uiltucs e Fisascat.
“In primis c’è prioritariamente un problema legato alla sicurezza. Data la specificità del lavoro di vigilanza svolto, e attiene a mezzi e dispositivi vetusti con cui sono costretti a fare i conti i lavoratori. Inoltre vi è una palese incapacità organizzativa dell’azienda Cosmopolche ha ricadute su turni, diritto alle ferie, permessi”. E a fronte di stipendi già esigui in relazione alle tipologie contrattuali e all’orario di lavoro, i sindacati lamentano un’applicazione impropria del quoziente relativo al monte orario, in particolar modo nel servizio di portierato.
IL RISPETTO. “Il vecchio appalto si sviluppava su 195 ore mensili. L’azienda subentrata continua ad applicare lo stesso quoziente, e a parità di paga significa meno soldi nelle tasche dei lavoratori, considerato che il contratto multiservizi si sviluppa invece su 173 ore”, la denuncia di Filcams, Uiltucs e Fisascat. Che richiamano anche l’azienda ospedaliera, un soggetto pubblico, “a un maggiore impegno affinché il lavoro possa svolgersi nel pieno della sicurezza e del rispetto dei diritti”.
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