Sciopero USB, i braccianti di Torretta Antonacci occupano le terre pubbliche abbandonate
Un centinaio di braccianti migranti del cosiddetto insediamento informale di Torretta
Antonacci hanno partecipato allo sciopero nazionale indetto dall’Unione
Sindacale di Base dando vita a un’occupazione delle terre, nella tradizione delle lotte
contadine organizzate nel Novecento da Giuseppe Di Vittorio.
IL TERRENO. I braccianti con un trattore, zappe e altri attrezzi da lavoro hanno ripulito e arato la particella 134 del foglio 144 nel comune di San Severo, di proprietà dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia, di cui i lavoratori rivendicano l'autogestione per valorizzare la terra e garantirsi un lavoro fuori e contro lo sfruttamento e il caporalato: si tratta di alcuni ettari di terreno incolto di proprietà pubblica
lasciato per anni all’incuria e all’abbandono, uno schiaffo alla miseria per chi è costretto a
poche decine di metri a vivere in condizioni fatiscenti, in baracche senza i servizi minimi
fondamentali e sottostare al ricatto continuo della precarietà e del lavoro nero.
L'ASSEGNAZIONE. “Chiediamo alla Regione Puglia - scrivono dalla USB - l’assegnazione di questi terreni e l’accesso alla rete irrigua per avviare immediatamente la semina e la produzione ortofrutticola”. Nel corso dei lavori di aratura è stato simbolicamente piantato il primo seme di pomodoro nel corso di una conferenza stampa in cui i braccianti presenteranno il progetto di autogestione delle terre occupate”.
UN SEGNALE FORTE. “Affidare le terre pubbliche abbandonate ai braccianti - continuano dal sindacato - è un modo per garantire loro un reddito sicuro a fronte dei bassissimi salari e del 'furto' delle giornate lavorative, ed è un fortissimo segnale su un tema salito alla ribalta con la tragica alluvione in Romagna: la cementificazione e il consumo di suolo si contrastano anche recuperando e mettendo a frutto i campi abbandonati”.
abbandonati a causa dello svilimento dei legittimi contadini che sommersi da cumuli di ritiuti di ogni genere e continuo acquitrino e invasi totalmente in forma massiccia giornalmente da escrementi umani da una popolazione di extracomunitari di circa diecimila unità. i legittimi contadini assegnatari minacciati e sviliti sono stati costretti ad abbandonare i terreni. INOLTRE STANNO OCCUPANDO TERRENI E PODERI PRIVATI. per meglio capire , lavoro bracciantile o abbiamo a che fare con una nuova mafia.
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