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Scoperto un deposito di cavi di rame rubati in via San Severo, fermate due persone

Nei casolari erano presenti 435 chili di rame

Sono stati sottoposti dalla Squadra mobile di Foggia a fermo indiziato di delitto Emil Constantin Popovici, 25 anni e Marius Negoescu, alias Marius Negoiesu, 38 anni.
IL FENOMENO IN AUMENTO. L’esponenziale aumento del fenomeno dei furti di cavi conduttori di rame ai danni della società ENEL ha collocato questa Provincia tra le più colpite per i furti di questo genere. Tale fenomeno sta compromettendo le attività produttive di numerose aziende agricole e zootecniche operanti sul territorio a seguito delle interruzioni delle linee del servizio energetico, provocando gravi danni per l’economia produttiva locale.
LE INDAGINI. Le indagini hanno permesso, attraverso il costante monitoraggio delle zone frequentate e adibite ad abitazione, di rinvenite un deposito di cavi di rame in un area dismessa del foggiano ed occupata da cittadini rumeni dediti alla commissione di furti ed al riciclaggio del rame.
I CASOLARI ABBANDONATI. Il personale II sezione Criminalità Diffusa, Straniera e Prostituzione si era recato in via San Severo al km 100, di fronte all’autodemolizione ‘Sonnino’, presso alcuni casolari abitati. In uno di questi erano stati sorpresi due uomini, e uno dei due, Negoescu, alla vista degli agenti, aveva cercato di fuggire ma era stato subito bloccato.
LA PERQUISIZIONE. Durante la perquisizione era stato trovato, sotto un letto, uno zaino di colore rosa, contenente 3 cesoie, 2 paia di guanti, 4 taglierini e 15 lamette di ricambio per i taglierini solitamente utilizzati per la sguainatura dei cavi di rame. Inoltre, nascoste sotto alcune coperte, sono state trovate due grosse matasse di cavi di rame complete di guaina in plastica, mentre, sotto un vecchio divano di velluto, venivano rinvenute numerose matasse di rame già sguainato per un peso totale complessivo di 41,50 kg pronto per la vendita sul mercato.
NUMEROSE MATASSE NELLA BOTOLA. Infine, in una botola chiusa da assi in legno, situata sull’area sovrastante il casolare, erano state trovate numerose matasse di rame, del peso complessivo di 336 kg., ancora completo del rivestimento e pronto per la sguainatura. Tutto il rame sottoposto a sequestro del peso complessivo di 435 kg era risultato in parte riconosciuto come materiale rubato alla società E.N.E.L. di Foggia, che precisava trattarsi di cavi utilizzati per costruzioni linee BT e altri usi come potenziamento delle stesse linee.

di Redazione 


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