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Scuola provinciale della Protezione Civile: chiusura politica o ente inutile da sopprimere?

L'ex assessore Farina contro Commissario Costantini

“Inutile”. Questo l'ultimo intervento in ordine di tempo del Commissario straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, in merito alla chiusura della Scuola di Protezione Civile, parlando a margine della conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale del Cerchio di Gesso, dello scorso 5 novembre (LEGGI). Una considerazione, a detta dell'autorità provinciale, quanto mai opportuna, parlando di spending review necessaria alle casse di Palazzo Dogana. Questa mattina però, l'ex membro della giunta di Pepe, l'assessore uscente con delega alla Protezione Civile, Domenico Farina (coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia), ha diramato una nota nella quale contesta, in modo vibrante, la decisione e le dichiarazioni del Commissario. 
 
“Non rientra in nessuna norma di nessuna Provincia italiana, non è contemplata da nessuna parte, non è prevista, e tra l'altro la scuola che avevamo non aveva fatto praticamente nulla”. Queste le testuali parole di Costantini che, quale esempio concreto a sostegno della decisione intrapresa, ha invitato a dare un'occhiata al sito internet dell'ente appena soppresso: “guardate il sito – ha aggiunto – manca tutto, non c'è nulla”. Poi, così come contestato dall'avvocato Farina, ex membro importante della giunta Pepe, il Commissario ha parlato di spending review, motivando così la sua decisione: “non era affatto a costo zero, la Scuola – ha detto, sempre nel corso della conferenza – bisognava pagare il personale della Provincia e, inoltre, c'erano tutte le spese vive del caso, come ad esempio la cancelleria”.
 
Proprio sul “punto cancelleria”, pertanto, si concentra invece l'invettiva di Domenico Farina: “Le spese di cancelleria, che per il Commissario rappresentano evidentemente il centro di spesa da azzerare – si legge nella nota – ammontano complessivamente a 580 euro. Fa sorridere da questo punto di vista l’idea che la Scuola sia un ‘potenziale centro di spesa’. I centri di spesa esistono o non esistono e i risparmi si ottengono sulle spese che ci sono, non su quelle che si immaginano”. Anche la questione utilità dell'ente – che per Costantini non avrebbe prodotto nulla – non incontra il favore dell'ex assessore provinciale, con delega proprio alla Protezione Civile: “Si tratta di una macroscopica inesattezza – sostiene Farina – Nonostante la ‘giovane età’ dell’organismo (la delibera istitutiva risale al 24.2.2012), infatti, la Scuola ha tenuto tre corsi di aggiornamento sulla “psicologia nelle emergenze”, 12 giornate di esercitazioni rivolte alle scuole presso la Caserma Jacotenente, due eventi pubblici relativi alle operazioni di primo soccorso in caso di calamità a Cerignola e a San Severo. Per i corsi riservati tenuti dagli psicologi, inoltre, i partecipanti hanno versato complessivamente 1140 euro”.
 
Ad ogni modo, il Commissario Costantini è parso piuttosto convinto del proprio operato, lasciando intendere anzi che Palazzo Dogana avrebbe proseguito su questa linea: “Ho l'animo tranquillo – ha concluso, sempre a margine della conferenza di martedì scorso – tra l'altro, le medesime iniziative che potrebbe intraprendere la Scuola, possono rientrare tranquillamente nelle competenze dell'Assessorato di riferimento. Per quanto ci riguarda dunque, opereremo ancora su queste strutture inutili”.
“Inutile”. Questo l'ultimo intervento in ordine di tempo del Commissario straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, in merito alla chiusura della Scuola di Protezione Civile, parlando a margine della conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale del Cerchio di Gesso, dello scorso 5 novembre (LEGGI). Una considerazione, a detta dell'autorità provinciale, quanto mai opportuna, parlando di spending review necessaria alle casse di Palazzo Dogana. Questa mattina però, l'ex membro della giunta di Pepe, l'assessore uscente con delega alla Protezione Civile, Domenico Farina (coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia), ha diramato una nota nella quale contesta, in modo vibrante, la decisione e le dichiarazioni del Commissario.
"NON AVEVA FATTO NULLA". “Non rientra in nessuna norma di nessuna Provincia italiana, non è contemplata da nessuna parte, non è prevista, e tra l'altro la scuola che avevamo non aveva fatto praticamente nulla”. Queste le testuali parole di Costantini che, quale esempio concreto a sostegno della decisione intrapresa, ha invitato a dare un'occhiata al sito internet dell'ente appena soppresso: “guardate il sito – ha aggiunto – manca tutto, non c'è nulla”. Poi, così come contestato dall'avvocato Farina, ex membro importante della giunta Pepe, il Commissario ha parlato di spending review, motivando così la sua decisione: “non era affatto a costo zero, la Scuola – ha detto, sempre nel corso della conferenza – bisognava pagare il personale della Provincia e, inoltre, c'erano tutte le spese vive del caso, come ad esempio la cancelleria”.
LA CANCELLERIA. Proprio sul “punto cancelleria”, pertanto, si concentra invece l'invettiva di Domenico Farina: “Le spese di cancelleria, che per il Commissario rappresentano evidentemente il centro di spesa da azzerare – si legge nella nota – ammontano complessivamente a 580 euro. Fa sorridere da questo punto di vista l’idea che la Scuola sia un ‘potenziale centro di spesa’. I centri di spesa esistono o non esistono e i risparmi si ottengono sulle spese che ci sono, non su quelle che si immaginano”. Anche la questione utilità dell'ente – che per Costantini non avrebbe prodotto nulla – non incontra il favore dell'ex assessore provinciale, con delega proprio alla Protezione Civile: “Si tratta di una macroscopica inesattezza – sostiene Farina – Nonostante la ‘giovane età’ dell’organismo (la delibera istitutiva risale al 24.2.2012), infatti, la Scuola ha tenuto tre corsi di aggiornamento sulla “psicologia nelle emergenze”, 12 giornate di esercitazioni rivolte alle scuole presso la Caserma Jacotenente, due eventi pubblici relativi alle operazioni di primo soccorso in caso di calamità a Cerignola e a San Severo. Per i corsi riservati tenuti dagli psicologi, inoltre, i partecipanti hanno versato complessivamente 1140 euro”.
"HO L'ANIMO TRANQUILLO". Ad ogni modo, il Commissario Costantini è parso piuttosto convinto del proprio operato, lasciando intendere anzi che Palazzo Dogana avrebbe proseguito su questa linea: “Ho l'animo tranquillo – ha concluso, sempre a margine della conferenza di martedì scorso – tra l'altro, le medesime iniziative che potrebbe intraprendere la Scuola, possono rientrare tranquillamente nelle competenze dell'Assessorato di riferimento. Per quanto ci riguarda dunque, opereremo ancora su queste strutture inutili”.

di Redazione 


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