Scuola: i sindacati chiedono ad Emiliano di rinviare la ripresa delle lezioni in presenza
È durato tre ore l'incontro in videoconferenza tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, gli assessori Leo, Lopalco e Maurodinoia, Anna Cammalleri direttore dell’USR e i sindacati sul tema della riapertura delle scuole il 7 gennaio.
LA RICHIESTA. Le rappresentanze sindacali all’unanimità hanno chiesto al presidente di rinviare l'avvio delle lezioni in presenza di una settimana o 15 giorni, e di stabilire per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado la didattica a distanza.
LA DECISIONE. Il presidente Emiliano si riserva, alla luce di queste richieste, di decidere. Anche sulla base dei segnali che verranno dal Governo nazionale nelle prossime ore. “Ringraziamo i sindacati e l'ufficio scolastico regionale - dichiarano al termine della riunione il presidente e i componenti della giunta - per il clima costruttivo con cui hanno affrontato i temi connessi alla ripresa a gennaio delle attività didattiche per il primo e secondo ciclo. Siamo certi che le istituzioni scolastiche insieme con la Regione Puglia, nell'ambito delle reciproche competenze, continueranno a dimostrare l’ottima capacità organizzativa di cui hanno già dato prova negli scorsi mesi. Si lavora senza interruzione, anche di domenica, per trovare le soluzioni più giuste”.
LA SCELTA ALLE FAMIGLIE. Prima dell'incontro Emiliano aveva preannunciato che l'intenzione della Regione era quella di continuare a dare la possibilità agli studenti delle scuole pugliesi di ogni ordine e grado (dalle elementari alle superiori), e alle loro famiglie, di scegliere la didattica a distanza anche dal 7 gennaio.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.