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Scuolabus, dopo l'inchiesta di Foggia Città Aperta, Landella ritira la determina: "Costa troppo"

Il sindaco: "Ora avviamo un'indagine interna"

La revoca della determina, l’avvio di una indagine interna e un risparmio per le casse del Comune. Ha avuto un effetto concreto l’articolo pubblicato ieri da Foggia Città Aperta su quello che è stato ribattezzato lo ‘scuolabus d’oro’, con l’ acquisto del mezzo a 30mila euro nonostante fosse in vendita online a metà prezzo. Il sindaco di Foggia, Franco Landella,  è intervenuto personalmente e ha voluto indirizzare una lettera di ‘ringraziamento’ alla nostra redazione (Leggi l'articolo sullo scuolabus d'oro).

LA LETTERA. Ecco, integralmente, la lettera del sindaco di Foggia. 
Gentile direttore, 
Desidero ringraziare la sua testata, grazie al quale questa Amministrazione comunale ha revocato in autotutela la determinazione dirigenziale 1059/2016 per l'acquisto di un autobus usato da destinare al trasporto dei ragazzi diversamente abili. Dopo la lettura della vostra inchiesta giornalistica ho potuto appurare che il mezzo in questione aveva un sovrapprezzo da parte dell'azienda OMA di Modugno al quale il servizio Pubblica Istruzione ha chiesto un preventivo ed al quale i tecnici di ATAF hanno dato parere favorevole dopo aver visionato il mezzo, rispetto al prezzo paventato dalla società Italbus, anche se l'azienda barese aveva assicurato una manutenzione maggiore allo scuolabus rispetto allo stato di vendita dell'azienda veneta. Tuttavia, dopo una attenta analisi ed una indagine interna, abbiamo ritenuto di dover rifare la ricerca di mercato per l'acquisto di un mezzo molto importante per garantire la giusta istruzione a fasce di cittadini più vulnerabili. Al tempo stesso abbiamo chiesto ai dirigenti ed ai funzionari del settore interessati, ma soprattutto ai tecnici di ATAF SpA che hanno certificato non solo il buon stato di salute del mezzo, ma che l'acquisto sarebbe stato effettuato al corretto prezzo di mercato, il motivo per il quale si sia verificata una situazione del genere che avrebbe potuto provocare un danno alle casse comunali e, di conseguenza, alla comunità cittadina.

di Redazione 


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