Scuole dell’infanzia di Foggia, è caos: "Pronti allo stato di agitazione. Il Comune rifiuta le iscrizioni
e dimezza i plessi"
L'allarme e la denuncia della Fp Cisl
E' caos nelle cuole dell’infanzia di Foggia. Iscrizioni rifiutate e plessi dimezzati, con i sindacati che minacciano lo stato di agitazione.
IL SERVIZIO. "È evidente la strategia di dismissione delle scuole dell’infanzia del Comune di Foggia - tuona la segreteria territoriale della FP Cisl -. Chiediamo
al Comune di fare chiarezza: le scuole comunali della città vanno preservate, ancor più in un
momento di difficoltà economica come questo, ed il Comune di Foggia ha il sacrosanto dovere di
garantire un servizio accessibile a tutti e di qualità”.
IL PRESIDIO. Nella accorata nota del sindacato si rimarca come “le scuole dell’infanzia comunali hanno sempre rappresentato un presidio di crescita per il
territorio offrendo un servizio scolastico, educativo e sociale di interesse pubblico". Servizi scolastici educativi - viene rimarcato - che risultano essenziali, non solo per la crescita e per la formazione, ma
anche per favorire l’occupazione femminile e quindi lo sviluppo economico dei territori. "Viste le
numerose iniziative programmatiche da parte del Governo attraverso la Conferenza
Stato/Regioni e le ingenti risorse finanziarie del PNRR, il Comune di Foggia ha l’obbligo morale
di ampliare l’offerta formativa e proporre un servizio di qualità alle famiglie, in un territorio
fortemente penalizzato dal punto di vista culturale".
IL DECLINO. Il Servizio Scolastico comunale di Foggia–
continua la nota della segreteria - ha vissuto, negli ultimi anni, un inesorabile declino tra
mancati investimenti e gestioni, a dir poco, improvvisate, con una drastica riduzione dell’offerta
scolastica e la soppressione di svariate sezioni ed interi plessi scolastici. Tutto ciò a discapito anche
dei livelli occupazionali, mortificando le professionalità del personale interno e delle insegnanti
continuamente esposte, soprattutto nel difficoltoso anno scolastico appena concluso, alle reazioni
delle famiglie dei piccoli utenti, rispetto ad una evidente disorganizzazione del Servizio.
Purtroppo, il nuovo corso - sottolinea la FP Cisl - non sembra produrre effetti diversi. Ci giunge
addirittura notizia di un diniego dell’Amministrazione rispetto a diverse richieste di iscrizioni
da parte delle famiglie a cui viene rifiutato un diritto fondamentale pur avendo sezioni, personale
ed educatrici a sufficienza per fronteggiare tranquillamente le richieste".
LO STATO DI AGITAZIONE. "Delle due l’una - lamentano dal sindacato -: o si sta
affermando la incapacità dell’amministrazione a gestire in modo efficiente i servizi pubblici, o si
ritiene inutile il Servizio Educativo Scolastico comunale, orientando la cittadinanza ad iscrivere
i propri bambini in altre strutture pubbliche e private. Per queste ed altre motivazioni, visti i
numerosi tentativi di confronto rimasti inevasi da parte dell’Amministrazione, i lavoratori e le
lavoratrici del Servizio Educativo Scolastico del Comune di Foggia, a tutela del servizio e delle
proprie professionalità, scongiurando una ripresa delle lezioni nel mese di settembre con le stesse
problematiche dell’anno scolastico appena trascorso, proclameranno lo stato di agitazione
cercando di portare all’attenzione del Prefetto e di tutta la comunità la problematica dell’esistenza
stessa delle scuole dell’infanzia comunali”
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