Scuole pugliesi, dietrofront: il Tar respinge d’urgenza l’ordinanza di Emiliano, si torna a scuola
La bocciatura del giudice Ciliberti
Il Tar di Bari “Accoglie la domanda cautelare interinale e, per l’effetto, sospende l’efficacia dell’Ordinanza presidenziale n. 56 del 20.02.2021”.
RIENTRO IN AULA. È quanto hanno letto i membri del Codacons Lecce in risposta alla loro richiesta cautelare avanzata nei confronti dell’ultima decisone presa dal Presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. In sintesi: l’ordinanza dello scorso sabato, che di fatto estendeva la didattica a distanza a tutti gli ordini e gradi allo scopo di consentire le vaccinazioni del personale docente, è già cartastraccia. Si torna a scuola in base alle indicazioni dell’ultimo Dpcm: in aula gli studenti delle elementari e medie pugliesi, al 50% invece gli allievi delle scuole superiori. A deciderlo, appunto, è il Tar di Bari per mezzo di un decreto urgente di sospensione.
LA BOCCIATURA DI ORAZIO CILIBERTI. L’approccio non è coerente con la classificazione a livello nazionale della Puglia che, dal punto di vista del rischio epidemiologico, rientra in zona gialla. È il parere del presidente della Terza sezione, Orazio Ciliberti, contrario, dunque, all’impostazione che Emiliano avrebbe provato a dare all’assetto scolastico mediante l’ultima ordinanza emanata, facendo leva sulla necessità di vaccinare il personale della scuola. La Puglia "non motiva a sufficienza il sensibile scostamento dal livello nazionale di garanzia dell’assolvimento dei servizi scolastici".
VACCINARE I DOCENTI. Inoltre, anche sul piano vaccini, l’ex sindaco di Foggia che presiede la Terza sezione del Tar di Bari non è convinto: "I tempi prevedibili e previsti di tale attuazione - non indicati dall’Ordinanza, ma ricavabili da comunicati delle strutture sanitarie pubbliche e da univoche notizie di stampa - non sono affatto compatibili con la durata di pochi giorni dell’efficacia dell’ordinanza". E ancora: "Se l’esigenza fondamentale fosse davvero quella dichiarata di consentire la ‘attuazione del piano vaccinale degli operatori scolastici’, il provvedimento regionale impugnato dovrebbe essere prorogato o rinnovato per un periodo più lungo, la qual cosa non potrebbe che vanificare l’apporto didattico e formativo dell’anno scolastico 2020-2021 per alunni e studenti in Puglia, in violazione dei livelli essenziali di prestazione fissati dallo Stato".
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