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“Se bevi acqua bevi salute”, le buone pratiche della ASL Foggia per contrastare il caldo

Contenitori porta farmaci distribuiti nelle sale d’attesa dei CUP aziendali. Cappellini e borracce per le bambine e i bambini dei centri estivi. Tutti accompagnati da consigli su come contrastare il gran caldo. Sono alcune delle iniziative avviate dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico della ASL Foggia per fronteggiare l’emergenza estiva. Buone pratiche a favore, in particolare, delle persone più fragili, bambini e anziani.

CON I BAMBINI A SAN SEVERO. È partita, proprio in questi giorni, in alcuni centri estivi della provincia di Foggia, la distribuzione di cappellini e borracce con lo slogan “Se bevi acqua bevi salute”. Messi a proprio agio dalla Dirigente Responsabile dell’URP Rachele Cristino, i bambini hanno ascoltato con attenzione i consigli del cardiologo dell’Ospedale di San Severo, Leonardo Cataneo, su come comportarsi nei periodi di caldo eccessivo.  Un importante momento di condivisione per l’allegra platea di bambine e bambini a cui Cataneo ha spiegato, con parole adatte al piccolo pubblico, i rischi di una esposizione eccessiva al sole, le conseguenze delle ondate di calore sul sistema cardio circolatorio e gli accorgimenti da adottare per prevenirle. La distribuzione di cappellini e borracce continuerà in altri centri estivi del territorio.

I CONSIGLI DEL MINISTERO. Come segnalato dal Ministero della Salute, l’aumento esagerato delle temperature e l’esposizione prolungata ai raggi solari comportano una serie di rischi per la salute in particolare nelle persone anziane e nei bambini: “Le prime, soprattutto se affette da patologie croniche, sono le persone più a rischio di complicanze a causa di una maggiore sensibilità al calore, di una riduzione dello stimolo della sete e di una minore efficienza di meccanismi della termoregolazione. I bambini, a causa di una minore capacità di termoregolazione e per l’incapacità di esprimere eventuali disagi legati alle condizioni ambientali, sono maggiormente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e ad una disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico”.
Per ulteriori informazioni cliccare su questo link del sito del Ministero.

di Redazione 


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