La sede dell'associazione Giovanni Panunzio cade a pezzi, Angiola: “Il Comune intervenga subito”
Il movimento politico Cambia-Con Angiola esprime sconcerto e indignazione per la sospensione delle attività dell’associazione “Giovanni Panunzio – Legalità Eguaglianza Diritti”, costretta a fermarsi a causa delle condizioni disastrose in cui versa la propria sede di Via Scillitani, ex I Circoscrizione Arpi.
NEL DEGRADO. “Parliamo - scrivono Nunzio Angiola e Mirella Losito - di un luogo simbolo della lotta alle mafie e dell’impegno civile sul nostro territorio, che oggi, incredibilmente, versa in stato di abbandono strutturale, tra muri sgretolati, infiltrazioni e inagibilità diffusa. Un bene pubblico, di proprietà del Comune di Foggia, lasciato colpevolmente degradare nel silenzio e nell’inerzia dell’Amministrazione Episcopo. È inaccettabile che un presidio di legalità venga trattato con tale disattenzione. È inaccettabile che un’associazione che porta avanti il nome e la memoria di Giovanni Panunzio, vittima di mafia, venga lasciata senza spazi e senza risposte”.
IL COMUNE INTERVENGA. “Cambia chiede con forza all'Assessore alla Legalità che il Comune intervenga immediatamente per ripristinare la piena agibilità della sede, di quella specifica sede, garantendo all’Associazione Panunzio la possibilità di riprendere al più presto le sue attività. Se la lotta alle mafie non si sostiene con i fatti, ogni parola sulla legalità è solo vuota retorica. Chiediamo - si conclude l'appello - un atto di responsabilità, e lo chiediamo ora”.
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