Sentenza "Amica", il centrodestra attacca: "Gravi responsabilità della sinistra e dell'Amministrazione Episcopo, 27 milioni sulle spalle dei foggiani"
"Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, ma del risultato inevitabile e annunciato di anni di gestione irresponsabile del centrosinistra al governo della città dal 2004 al 2014". La notizia della sentenza che condanna il Comune di Foggia a risarcire oltre 27 milioni di euro alla Curatela del Fallimento Amica rappresenta un colpo devastante per la nostra città. E per i gruppi consiliari di centrodestra del Comune di Foggia, la sentenza "è implacabile nel definire le responsabilità. Il fallimento Amica è stato 'scientemente accompagnato', come chiarito all’epoca dal Tribunale Fallimentare, e questo rappresenta una macchia indelebile sulla gestione della cosa pubblica di quegli anni".
NON SOLO INERZIA. Nella nota stampa, i consiglieri di opposizione sottolineano come "pochi mesi fa il Tribunale ha evidenziato, inoltre, che l'amministrazione Episcopo 'non ha intrapreso alcuna iniziativa concreta con atti motivati' per affrontare la crisi Amica. Ma non è solo questione di inerzia: l'Amministrazione Episcopo ha deliberatamente rifiutato di chiudere una transazione che avrebbe fatto risparmiare la metà dell'importo ora dovuto alle casse comunali. Il Centrodestra aveva più volte sollecitato questa soluzione in sede di Consiglio Comunale durante le discussioni sul bilancio, ma le nostre proposte sono state sistematicamente ignorate. Una scelta incomprensibile e politicamente irresponsabile che oggi presenta il conto salato ai cittadini foggiani, costretti a pagare più del doppio per l'ostinazione e l'incapacità dell'amministrazione".
UN BOOMERANG. "Non possiamo dimenticare le violazioni procedurali che hanno caratterizzato quella gestione, come l'affidamento ad AMIU del servizio di raccolta rifiuti con una semplice delibera di Giunta, in palese contrasto con il Testo Unico degli Enti Locali. Una scelta che, secondo quanto emerso, sarebbe stata dettata dalla volontà di assecondare interessi esterni alla città, ma che si è rivelata un boomerang per l'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mongelli. Oggi i vertici di AMIU - rimarcano i consiglieri - risultano infatti indagati per presunta falsificazione dei dati sulla raccolta differenziata, dati che sarebbero stati alterati per ottenere l'affidamento in house del servizio. A questo si aggiunge la qualità deficitaria del servizio offerto ai cittadini, del tutto sproporzionata rispetto al notevole importo della TARI che grava sulle famiglie foggiane. Questi sono i fatti che dimostrano come il centrosinistra abbia condotto la città verso il pre-dissesto finanziario proprio negli anni del fallimento Amica".
LE SCELTE SBAGLIATE. "Ora - sottolineano dall'opposizione - i cittadini foggiani si trovano a dover pagare le conseguenze di questa gestione fallimentare. I 27 milioni di euro, a cui si aggiungono interessi e rivalutazione monetaria, rappresentano una cifra che compromette gravemente la stabilità finanziaria dell'ente. Dopo i numerosi sacrifici affrontati in questi anni dal Centrodestra per portare avanti la difficile procedura del piano di riequilibrio finanziario, questa sentenza rischia di vanificare tutti gli sforzi compiuti per il risanamento. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: meno risorse per la manutenzione delle strade, per la cura del verde pubblico, per il potenziamento della pubblica illuminazione, per l'efficientamento della raccolta dei rifiuti e tanto altro. Servizi essenziali che rischiano di essere compromessi dalle scelte sbagliate del passato e del presente".
LA COSA PUBBLICA. Per la minoranza "la vicenda Amica non è solo una questione finanziaria, ma rappresenta una pietra miliare nella storia amministrativa di Foggia, testimonianza dell'incapacità del centrosinistra e del campo largo di gestire la cosa pubblica. È inaccettabile che i cittadini debbano pagare il prezzo dell'incapacità di chi doveva tutelare gli interessi pubblici. Le responsabilità politiche e amministrative che emergono da questa sentenza peseranno sui foggiani nei prossimi anni, compromettendo lo sviluppo della città e la qualità della vita dei suoi abitanti".
LE RISPOSTE. "Di fronte a questa situazione drammatica - concludono i consiglieri -, pretendiamo risposte immediate e concrete. L'Amministrazione Episcopo deve spiegare ai cittadini come intende affrontare questa emergenza finanziaria senza compromettere ulteriormente i servizi pubblici. Non possiamo permettere che questa vicenda cada nel dimenticatoio. I cittadini hanno il diritto di sapere chi ha sbagliato e chi deve rispondere delle proprie azioni. L’Assessore al ramo ha il dovere di assumersi le responsabilità e trarne le dovute conclusioni rassegnando immediatamente le dimissioni. Qualcuno ne deve rispondere! Il Centrodestra continuerà a vigilare e a denunciare ogni forma di irresponsabilità, pretendendo che venga fatta chiarezza su una delle pagine più buie della gestione pubblica foggiana".
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