Stoccavano rifiuti senza smaltirli: sequestrata discarica abusiva, anche i droni in azione
Deferito pure il sindaco di Cerignola, Metta
Hanno usato anche i droni i carabinieri del Nucelo operativo ecologico di Bari, che in località Forcone Tafiero, a Cerignola, hanno sottoposto a sequestro preventivo una discarica abusiva. E' un'area recintata, dell'estensione di circa 25mila metri quadri, nella quale sarebbero stati stoccati circa 90mila metri cubi di trifiuti consistenti in terre da scavo, dal valore complessivo di 1milione e mezzo di euro.
LA VICENDA. In sostanza - ricostruiscono gli inquirenti - la società ha provveduto ad accantonare materiale di scarto, senza però provvedere allo smaltimento, per risparmiare almeno 1.5 milioni di euro in ecotassa, così da creare iutili inesistenti. Sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica il legale rappresentante dell'impianto di discarica, l'amministratore delegato e il presidente del Consorzio Bacino Fg/4, nonchè sindaco di Cerignola, Franco Metta. "per aver gestito e quindi stoccato senza autorizzazione, dall’anno 2014, ingentissima quantità di rifiuti quali terre da scavo, realizzando così una immensa discarica abusiva".
IL PRECEDENTE. Il sequestro di inseriesce nell'attività di controllo investigativo del Comando ambientale che già nel marzo 2016 aveva portato al sequestro preventivo della discarica comunale di Cerignola, ad oggi con facoltà d'uso perché in corso lavori di adeguamento dell'impianto di biostabilizzazione, area dell'estensione di circa 17mila metri quadri e del valore approssimativo di 40 milioni di euro, per mancanza di rispetto delle più generali norme per la gestione dei rifiuti e in particolare delle prescrizioni impartite. Allora furono denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia il legale rappresentante dell'impianto di discarica, il direttore generale, il presidente del Consorzio Bacino FG/4 e il direttore tecnico, tutti in concorso, per aver gestito illecitamente rifiuti solidi urbani perché smaltiti nel lotto di discarica senza adeguata biostabilizzazione. in violazione delle prescrizioni imposte con l'autorizzazione integrata ambientale vigente.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.