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Serie C, giudice sportivo: la contestazione al Foggia costa 2mila euro, 3 giornate di stop a Di Pasquale

Duemila euro di multa e 3 giornate a Di Pasquale. Lo strascico del tonfo interno con il Pescara, oltre a compromettere la stagione di mister Boscaglia - su cui a breve si avranno aggiornamenti ufficiali circa la sua posizione, dato che si tratta da giorni la rescissione consensuale e il tecnico non si è presentato a dirigere gli allenamenti -, si porta anche un seguito di sanzioni per il Foggia.

LA CONTESTAZIONE. Il Giudice sportivo ha infatti comminato un'ammenda di 2mila euro alla società rossonera "per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica". In particolare - si legge nel provvedimento - i fatti violenti sono consistiti "a fine partita, mentre la loro squadra si recava sotto la curva nord a salutare i propri tifosi, nell’avere lanciato in campo dalla curva medesima, in segno di contestazione, quattro bottiglie di acqua da mezzo litro con tappo chiuso e un'asta di bandiera di colore nero della lunghezza di un metro circa; a fine gara, fuori dagli spalti, nell'avere fatto esplodere, vicino alla zona di ingresso degli arbitri, un petardo di elevata potenza acustica e nell'avere lanciato due bengala, vicino alla zona adiacente gli spogliatoi dove si trovavano alcuni tesserati del Foggia, senza colpire alcuno".

I TRE TURNI. Per il fallaccio costato 8 punti di sutura a Cuppone, il difensore rossonero Davide Di Pasquale subirà uno stop di tre giornate, "per aver tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario, in quanto con il pallone a distanza di gioco lo colpiva con la gamba alta e i tacchetti esposti in testa con vigoria sproporzionata".

di Redazione 


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