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Ultima chiamata playoff, Cudini ci crede ancora: “Non giocheremo con la radiolina in mano, dimostriamo quanto valiamo”

Ultima chiamata playoff per il Foggia che domani, 27 aprile, a Teramo contro il Monterosi si gioca le residue speranze di partecipare agli spareggi per la promozione in B. Non dipenderà solo dai rossoneri, che sono obbligati a sperare in risultati negativi dell’Audace Cerignola, innanzitutto, ma anche del Catania in fondo alla classifica. In mezzo, c’è da andarsi a giocare una gara delicata contro il Monterosi che lotta per i playout. “Se dovesse esserci rassegnazione me ne sarei già andato, c’è delusione dopo la mancata vittoria contro il Cerignola ma le partite vanno giocate - afferma Mirko Cudini nella conferenza stampa pre gara -. Le possibilità sono poche ma tocca a noi riprenderci quello che abbiamo perso domenica. Daremo il massimo”.

LA PARTITA. Ancora fuori Tenkorang e Rizzo (per virus intestinale), il resto del gruppo (esclusi gli infortunati lungodegenti) sarà disponibile. E in campo bisognerà evitare di fare calcoli. “C’è una sola soluzione, non farsi condizionare e fare la nostra partita - afferma Cudini-. Dobbiamo dimostrare sul campo quanto valiamo. Non andiamo per perdere né per fare i conti. Fa parte del gioco avere notizie dagli altri campi, ma noi non possiamo giocare questa partita con la radiolina in mano”. Il Foggia deve ancora smaltire la delusione per la sconfitta nel derby contro l’Audace Cerignola, ma a pesare ultimamente sono stati sopratutto gli infortuni. “Non è stata la partita che ci aspettavamo, ci portiamo dietro delle scorie ma ora abbiamo questa opportunità e vogliamo provare a coglierla. Mi dicono di situazioni dove ci inventeremmo addirittura gli infortunati, non esistono queste cose - dice il tecnico rossonero -. Non ho mai fatto un problema di chi non c’era ma le assenze un po’ hanno condizionato nelle scelte, anche se abbiamo giocatori che si adattano”.

LA STAGIONE. Cudini non si fida del Monterosi. “E’ una squadra che si è trovata in una posizione di classifica che non sperava, hanno rivoluzionato molto e sono molto fisici, oltre a essere pericolosi sui calci piazzati. Vanno presi con le molle”. Infine il tecnico traccia un bilancio sulla stagione del Foggia, a 90 minuti dalla fine che diranno se i giochi sono conclusi oppure no. “Questa stagione va vista in diverse fasi, se guardiamo il girone di ritorno la squadra ha fatto quello che doveva fare ma se guardiamo dall’inizio stagione, non era quello che volevamo. C’è rammarico per non aver giocato le nostre chance al meglio nelle ultime partite. Ma le speranze non sono ancora finite”.

di Redazione 


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